Trump avvisa Hamas e l’Iran: così non va bene

Keir Starmer e Donald Trump al campo di golf Trump Turnberry in Scozia 28 luglio 2025
Photo: foto: REUTERS/Evelyn Hockstein
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in visita in Scozia, ha parlato con i giornalisti dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, con cui ha poi tenuto una conferenza stampa congiunta. Al presidente americano è stato chiesto di commentare l’affermazione di Benjamin Netanyahu secondo cui a Gaza non ci sarebbe fame e se fosse d’accordo. Trump ha risposto: «Non lo so. Da quello che si vede in Tv, io direi di no… Questi bambini sembrano molto affamati. Ma stiamo dando un sacco di soldi e cibo. E ora anche altri Paesi stanno entrando in gioco». Starmer ha quindi aggiunto: «Questa è una crisi umanitaria. È una catastrofe assoluta».
In risposta alla domanda se ritenesse che Israele avesse fatto tutto il possibile per ridurre il numero di morti, Trump ha risposto che, a suo avviso, «nessuno ha fatto nulla di straordinario» per raddrizzare una situazione a Gaza, che è un totale «disastro», puntualizzando poi: «Hamas ha fatto una cosa terribile». Riguardo al rilascio di altri ostaggi, Trump ha affermato: «Io ho sempre detto che quando arriveranno agli ultimi 20, loro [cioè Hamas, ndr] non li rilasceranno perché sono una specie di scudo per loro. È molto ingiusto. Quindi bisognerà fare qualcosa» ha poi concluso Trump, lanciando un messaggio nemmeno troppo velato a Hamas.
In risposta alla domanda se ritenesse che Israele avesse fatto tutto il possibile per ridurre il numero di morti, Trump ha risposto che, a suo avviso, «nessuno ha fatto nulla di straordinario» per raddrizzare una situazione a Gaza, che è un totale «disastro», puntualizzando poi: «Hamas ha fatto una cosa terribile». Riguardo al rilascio di altri ostaggi, Trump ha affermato: «Io ho sempre detto che quando arriveranno agli ultimi 20, loro [cioè Hamas, ndr] non li rilasceranno perché sono una specie di scudo per loro. È molto ingiusto. Quindi bisognerà fare qualcosa» ha poi concluso Trump, lanciando un messaggio nemmeno troppo velato a Hamas.
In una conferenza stampa tenutasi poco dopo, Trump ha aggiunto, a proposito di Gaza, che se Hamas «non trattenesse gli ostaggi, le cose si muoverebbero molto rapidamente» e che i luoghi di detenzione in alcuni casi sono noti, ma che si è preferito non farvi irruzione perché significherebbe morte certa per gli ostaggi.
Trump ha poi commentato la crisi alimentare a Gaza dicendo: «Istituiremo centri di distribuzione alimentare, lo faremo in collaborazione con persone molto valide, e daremo finanziamenti. Abbiamo appena investito migliaia di miliardi di dollari […] Tutti i Paesi europei si stanno unendo a noi, e anche altri Paesi ci hanno contattato e vogliono aiutarci. Quindi istituiremo centri di distribuzione alimentare dove le persone potranno entrare, e senza problemi di confini».
Il presidente degli Stati Uniti ha poi accusato il regime iraniano di aver interferito nei negoziati con Hamas: « Io credo che l’Iran abbia interferito in questi ultimi negoziati […] Noi abbiamo eliminato le loro capacità nucleari. Possono provare a riavviarle, ma se lo fanno, le elimineremo più velocemente di quanto voi possiate muovere un dito. Dovremo farlo. E lo faremo volentieri. Apertamente e volentieri. L’Iran sta inviando segnali negativi […] Io penso che abbia interferito in questi negoziati: che abbia dato istruzioni e suggerimenti a Hamas. E questo non va bene» ha concluso seccamente Donald Trump.
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