Belousov: l'Europa sta tentando di «sabotare» ogni sforzo diplomatico
Putin: la guerra continua se non l’Ue non accetta la proposta Usa
Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia «prenderà con la forza» un altro territorio ucraino se Kiev e l’Europa non accetteranno di negoziare le proposte di pace avanzate da Washington

Il presidente russo Vladimir Putin all'incontro con Kazbek Kokov, capo della regione del Caucaso settentrionale di Cabardino-Balcaria, a Mosca, Russia, il 16 dicembre 2025.
Photo: Sputnik/Mikhail Metzel/Pool via REUTERS.
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Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia «prenderà con la forza» un altro territorio ucraino se Kiev e l’Europa non accetteranno di negoziare le proposte di pace avanzate da Washington.
«Se la parte avversaria rifiuterà di impegnarsi in discussioni sostanziali, la Russia raggiungerà la liberazione delle sue terre storiche con mezzi militari», ha dichiarato il presidente durante il vertice del ministero della Difesa russo. Al momento, il regime di Putin controllerebbe circa il 19% del territorio ucraino, inclusa la Crimea annessa nel 2014, parte delle regioni del Donbas, di Kherson e Zaporizhzhia, oltre a una parte di altre quattro regioni.
Putin ha poi detto che l’amministrazione Biden aveva cercato di mettere in ginocchio la Russia e che i politici europei oggi stanno «perseguendo» lo stesso obiettivo. Per lo Zar infatti, l’Unione europea starebbe cercando di «alimentare l’isteria» su una possibile Terza guerra mondiale, ipotizzando un attacco russo a un Paese Nato nei prossimi anni: uno scenario che Putin ha definito «assurdo». E mentre alcuni presidenti europei affermano che Mosca non abbia intenzione di negoziare la pace, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ribadisce che le potenze europee starebbero tentando di «sabotare» ogni sforzo diplomatico, oltre a parlare costantemente di una possibile invasione russa in Europa. Una situazione sempre più tesa che, precisa il ministro russo, creerebbe i «presupposti per continuare le operazioni militari in Ucraina nel 2026».
E dopo la decisione dei capi di Governo dell’Unione europea di finanziare la difesa dell’Ucraina con un prestito da 90 miliardi scartando l’uso dei beni russi congelati, crescono le preoccupazioni di Kiev e Bruxelles per le pressioni sulle concessioni territoriali ucraine. Per questo motivo, il Vecchio Continente starebbe cercando di portare al tavolo negoziale delle «garanzie di sicurezza più solide».
Nel frattempo Belousov tira la volata: l’obiettivo fissato per il 2026 da Mosca è accelerare pesantemente il ritmo dell’offensiva militare. La Russia sta già destinando il 5,1% del Pil per finanziare il conflitto: un dato che, stando alle parole di Belousov, sarà destinato ad aumentare.
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