Gli Stati Uniti hanno messo una taglia di 50 milioni sulla testa di Maduro
Donald Trump: «Non escludo l’ipotesi di una guerra con il Venezuela»
Nicolas Maduro è accusato di usurpare la presidenza venezuelana e di aver vinto le ultime elezioni attraverso gravi brogli che che hanno alterato in suo favore l'esito. Quella che è considerata la legittima vincitrice delle ultime presidenziali venezuelane, Maria Corina Machado, ha dovuto fuggire dal proprio Paese per salvaguardare la propria incolumità, ed è stata di recente insignita del premio Nobel per la Pace

Foto: screenshot da video
Nel quadro delle crescenti pressioni economiche e militari, il presidente degli Stati Uniti non esclude la prospettiva di una guerra con il Venezuela. Donald Trump lo ha affermato a Nbc News, non fornendo però ulteriori dettagli in merito. Nella stessa intervista, Trump ha dichiarato che Nicolás Maduro è perfettamente consapevole delle richieste americane in merito alla sua destituzione.
La risposta del presidente venezuelano non si è fatta aspettare. Ha asserito che le manovre statunitensi mirano a rovesciarlo per ottenere il controllo delle risorse petrolifere dell’Opec, le maggiori riserve di greggio al mondo.
La risposta del presidente venezuelano non si è fatta aspettare. Ha asserito che le manovre statunitensi mirano a rovesciarlo per ottenere il controllo delle risorse petrolifere dell’Opec, le maggiori riserve di greggio al mondo.
L’amministrazione Trump ha informato il Parlamento, già a ottobre, che gli Stati Uniti si trovano in un “conflitto armato” con i cartelli della droga, sostenendo il ruolo primario di Maduro nella fornitura di sostanze illegali che causano decessi tra i cittadini americani, accusa che il venezuelano ha smentito.
Il ministero degli Affari Esteri americano, a novembre, ha definito il Cartel de los Soles venezuelano come organizzazione terroristica straniera, affermando che Nicolás Maduro ne sia di fatto il vertice. Ma la Giustizia aveva già incriminato il presidente venezuelano per narcoterrorismo nel 2020, durante il primo mandato presidenziale di Trump
All’inizio della settimana, il presidente americano ha ordinato alle forze armate statunitensi un blocco navale contro le petroliere venezuelane, che sono soggette a sanzioni, circa una settimana dopo il sequestro di una nave cisterna nelle acque prossime al territorio venezuelano. Trump ha poi aggiunto: «se saranno così stolti da continuare a navigare» vi saranno nuovi sequestri e nuove sanzioni e che delle operazioni militari di terra potrebbero iniziare a breve in territorio venezuelano.
Nicolas Maduro è accusato di usurpare la presidenza venezuelana e di aver vinto le ultime elezioni attraverso gravi brogli che che hanno alterato in suo favore l’esito. Quella che è considerata la legittima vincitrice delle ultime presidenziali venezuelane, Maria Corina Machado, ha dovuto fuggire dal proprio Paese per salvaguardare la propria incolumità, ed è stata di recente insignita del premio Nobel per la Pace.
Da mesi i militari statunitensi conducono attacchi contro imbarcazioni accusate di trasportare ingenti carichi di stupefacenti verso gli Stati Uniti. Il Pentagono ha inoltre posizionato il suo principale gruppo navale, guidato dalla portaerei Gerald R. Ford, nei pressi dell’America Latina all’inizio di quest’anno. L’amministrazione Trump ha inoltre proceduto alle operazioni di espulsione di centinaia di migliaia di immigrati clandestini di origine venezuelana attualmente residenti negli Stati Uniti.







