Leo: riducendo l’Irpef abbiamo destinando 18 miliardi alle fasce medio-basse

Il Viceministro all'Economia Maurizio Leo al XXII Convegno Nazionale INT
Photo: Istituto Nazionale Tributaristi presso l'Hotel Nazionale Roma, 23 novembre 2022. ANSA/FABIO CIMAGLIA
Con l’ultima manovra e quella in corso di approvazione «abbiamo ridotto l’Irpef, destinando 18 miliardi alle fasce medio-basse e 3 miliardi al ceto medio. Questo significa fino a mille euro in più l’anno per un lavoratore dipendente con un reddito fino a 32mila euro». Lo ha detto il viceministro all’Economia Maurizio Leo, n un’intervista al “Sole 24 ore“, confermando che non ci sarà alcun l’aumento delle tasse «sui lavoratori con redditi medio-bassi». «Alla base delle cifre ci sono prima di tutto l’estensione dei redditi e la lotta al sommerso, che ha riportato in chiaro molto lavoro», ha aggiunto. Negli ultimi anni, ha continuato Leo, «l’aumento della pressione fiscale è stato trainato soprattutto dalla crescita dei salari, che sono soggetti a un’imposizione progressiva, mentre le tasse sui profitti sono proporzionali». Oggi, sostiene, «abbiamo un’occupazione record, e più persone che lavorano significano più Irpef, più contributi e quindi più reddito soggetto ad aliquote progressive». Parlando della lotta al sommerso, «la fine del reddito di cittadinanza e il rafforzamento delle politiche attive hanno contribuito a portare nel lavoro regolare persone che prima erano inattive o lavoravano in nero. Questo aumenta la compliance e, di conseguenza, le entrate. La pressione fiscale cresce quindi al crescere dell’occupazione anche per effetto dell’economia non osservata», ha spiegato Leo. Per quanto riguarda la lotta all’evasione, infine, «nel 2024 il recupero complessivo dell’evasione ha raggiunto 26,3 miliardi, di cui 22,8 miliardi da attività ordinarie di controllo e 3,5 miliardi da misure straordinarie», ha chiosato il viceministro.
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