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Il Giappone chiede la de-escalation ma appoggia Trump

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Il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya osserva a Taguig City, Metro Manila, Filippine, 15 gennaio 2025. Foto: REUTERS/Lisa Marie David/Pool/File Photo

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Il Giappone ha esortato lunedì a una riduzione delle tensioni nel conflitto che coinvolge l’Iran, sottolineando che gli attacchi degli Stati Uniti dimostrano la determinazione di Washington a impedire a Teheran di sviluppare armi nucleari. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, ha definito «estremamente deplorevole» l’escalation tra Israele e Iran, che ha innescato un ciclo di ritorsioni.
«Il Giappone continua a nutrire la forte speranza che si possa riaprire la via del dialogo per risolvere la questione nucleare iraniana mediante negoziati tra Stati Uniti e Iran», ha dichiarato Iwaya.
All’inizio di questo mese, il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba aveva criticato l’attacco militare israeliano contro le installazioni nucleari iraniane, sostenendo che l’uso della forza per scopi militari «non può che essere assolutamente condannato». Interpellato durante una conferenza stampa sull’attacco statunitense, il segretario generale del governo giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha precisato che la situazione differisce dall’azione israeliana del 13 giugno: «Il governo statunitense ha perseguito con serietà il dialogo e, anche dopo l’inizio degli scambi di attacchi tra Israele e Iran, ha continuato a sollecitare negoziati con l’Iran», ha affermato Hayashi.

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