Trump "risponde” a Putin: l’America riprende i test nucleari

Donald Trump nello Studio Ovale
Photo: screenshot da video Reuters.
La decisione di Washington arriva infatti “in risposta” al modo in cui la Russia (alleato del regime comunista cinese) intensifica lo sviluppo del proprio arsenale strategico, come il missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik – teoricamente capace di colpire qualsiasi obiettivo nel Pianeta – e il sommergibile drone Poseidon, un sistema autonomo in grado di trasportare una testata atomica di enorme potenza. Entrambe le armi sono rappresentative della crescente aggressività e della dottrina di escalation bellica russa di Vladimir Putin, che nel frattempo – grazie al sostegno del regime cinese e di altri Stati alleati – continua, nonostante le ingenti perdite, nella sua guerra di aggressione dell’Ucraina. Non sorprende, dunque, che l’America – in questa nuova e “folle” corsa agli armamenti – si trovi costretta a dover riaffermare la propria superiorità strategica.
I test nucleari nell’atmosfera, nello spazio o sott’acqua, sono vietati dal Trattato del 1963 per la messa al bando parziale degli esperimenti, che sono tuttavia consentiti nel sottosuolo. Gli Stati Uniti avevano condotto l’ultimo test sotterraneo nel settembre 1992, quando l’allora presidente George H. W. Bush ordinò una moratoria unilaterale su tutti i test nucleari, inclusi quelli nel sottosuolo.







