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Ciriani sulla manovra: non c’è mai stato un momento in cui la situazione potesse scappare di mano

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, immagine di repertorio

Photo: foto: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Tempo di lettura: 1 Min.

Luca Ciriani, ministro per i Rapporti col Parlamento, in una intervista al “Corriere della Sera” parla delle tensioni sulla Manovra: «Sono ormai un veterano. È la mia quarta finanziaria da ministro e quattro ne ho seguite da capogruppo di opposizione. C’è stata tensione, ma è stata gestita e risolta in 24 ore». Nessuna crisi, comunque: «Macché. Non c’è mai stato un momento in cui è sembrato che la situazione potesse scappare di mano». Nemmeno in quella fatidica notte tra giovedì e venerdì, quando la Lega ha fatto saltare la misura che conteneva una stretta sulle pensioni: «Mah. Nemmeno allora. La Lega era in fibrillazione, è vero. Una fibrillazione tutta interna tra il ministro Giorgetti e i parlamentari del gruppo. Nonostante l’emendamento sulle pensioni, presentato da Giorgetti, fosse stato condiviso in sede politica». Il ministro osserva che «il Parlamento giustamente fa il suo lavoro, interviene, migliora i provvedimenti. Ci si confronta e si cerca una soluzione. Mi sono irrigidito solo quando ho chiarito che si può Le armi Sono tutte difensive in un Paese che si difende da un’invasione: servono per la vita dei civili discutere sulle coperture ma che sui fondi per le imprese, quindi per la Zes e la transizione 5.o, non si fanno retromarce. E così è stato».

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