La Francia ha sollecitato la Commissione europea a avviare un’indagine urgente sull’e-commerce della moda Shein. Dopo la scoperta di bambole sexy con sembianze infantili sul sito Shein, il governo francese ha sospeso il marketplace dell’azienda cinese. I ministri dell’Economia Roland Lescure e per il Digitale Anne Le Henanff hanno scritto alla Commissione denunciando quelle che hanno definito «gravi violazioni» delle normative europee. «Chiediamo al presidente della Commissione europea di valutare quanto accaduto in Francia» ha dichiarato Le Henanff alla rete televisiva francese Bfm Tv.
La richiesta francese a Bruxelles è arrivata mentre il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha ordinato la sospensione dell’ecommerce di Shein in Francia, allo scopo di «rivedere e rafforzare» le modalità di operatività dei venditori terzi sulla piattaforma.
Fondata nella Repubblica Popolare Cinese e con sede ora a Singapore, Shein è nota soprattutto per il suo modello di “fast fashion” a basso costo, ma ospita anche venditori indipendenti sul suo marketplace.
La scoperta di bambole somiglianti a bambini sul sito, ha provocato la reazione del governo francese nello stesso giorno in cui l’azienda ha inaugurato il suo primo negozio fisico nel grande magazzino BHV di Parigi.
«Prevedo un attento controllo da parte delle autorità di regolamentazione e vigilanza, che stanno esaminando ogni aspetto del sito – ha aggiunto Le Henanff – ma saranno avviate anche altre procedure. Non ci fermeremo qui. Non si tratta solo di un gesto simbolico o di un’intimidazione promossa dal primo ministro».
Secondo la legge francese, le piattaforme online devono rimuovere contenuti chiaramente illegali, come la pornografia infantile, entro 24 ore dalla segnalazione. In caso di inadempienza, le autorità possono imporre a provider internet e motori di ricerca il blocco o la rimozione del sito.
I due ministri francesi hanno affermato nella loro lettera che «la ripetuta commercializzazione di contenuti illegali» da parte di Shein viola il Digital Services Act (Dsa) dell’Ue, che regola i marketplace e le piattaforme online e che impone ai grandi operatori digitali di tutelare i minori, contrastare contenuti illeciti e garantire la tracciabilità dei venditori.
Se confermate, le violazioni potrebbero esporre Shein a sanzioni fino al 6% del fatturato e persino alla sospensione delle attività ai sensi della normativa europea.
Nella lettera, i ministri invitano la Commissione Europea a «esercitare pienamente le proprie prerogative, comprese le misure cautelari contro la piattaforma, e a condurre senza indugio le indagini necessarie per far luce sulle disfunzioni che hanno permesso la commercializzazione di articoli illegali».
Le Henanff ha dichiarato che l’ente regolatore francese per il digitale, Arcom, ha già allertato i colleghi in tutta Europa dopo la scoperta. «Ma la Commissione europea ha peso maggiore — ha aggiunto — deve sensibilizzare gli altri 26 Paesi europei su quanto accaduto».
In una nota inviata a The Epoch Times Usa, Shein ha dichiarato di aver preso atto del provvedimento del governo francese, di voler collaborare con le autorità, e di aver sospeso temporaneamente le offerte dei venditori terzi indipendenti sul suo marketplace francese.




