Von der Leyen: l’era di pace è finita e l’Europa deve difendersi da sola

Ursula von der Leyen
Photo: foto d'archivio REUTERS/Yves Herman.
Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’era di pace post-bellica ormai è finita e che l’Europa deve difendersi da sola in un mondo sempre più caotico e pericoloso. «L’Europa deve assumersi la responsabilità della propria sicurezza. Non è più un’opzione. È una necessità. Sappiamo quali minacce dobbiamo affrontare e le affronteremo. Dobbiamo essere pronti a sviluppare e dispiegare nuove capacità per combattere una guerra ibrida moderna». La von der Leyen ha poi evidenziato che Bruxelles si impegnerà a investire 800 miliardi di euro nella difesa fino al 2030.
L’Europa sta aumentando la spesa per la difesa non solo per le preoccupazioni legate alla Russia, ma anche in risposta alle pressioni di Trump affinché i Paesi Nato versino più soldi per la propria sicurezza.
Inoltre, il mese scorso l’Ue ha presentato una roadmap con quattro progetti di difesa principali, tra cui il cosiddetto “muro di droni” e il rafforzamento del confine orientale europeo. Tutte misure, spiega il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius, necessarie a scoraggiare «l’aggressione russa, prevenire la guerra e preservare la pace». Ma la Russia finora ha sempre negato di voler invadere l’Europa, come ribadito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha definito «stupidi» i timori secondo cui Mosca attaccherà la Nato.
Inoltre, il mese scorso l’Ue ha presentato una roadmap con quattro progetti di difesa principali, tra cui il cosiddetto “muro di droni” e il rafforzamento del confine orientale europeo. Tutte misure, spiega il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius, necessarie a scoraggiare «l’aggressione russa, prevenire la guerra e preservare la pace». Ma la Russia finora ha sempre negato di voler invadere l’Europa, come ribadito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha definito «stupidi» i timori secondo cui Mosca attaccherà la Nato.
Nel suo discorso alla vigilia del Consiglio, la von der Leyen ha anche illustrato i progressi dell’Ue verso l’indipendenza energetica, evidenziando che dal 2022 le importazioni di gas russo — sia Gnl che via gasdotto — sono scese dal 45 al 13%; le importazioni di greggio dalla Russia sono calate dal 26 al 2%, e quelle del carbone sono state completamente azzerate.
L’altra questione in discussione a Bruxelles è quella sui beni russi congelati per sostenere l’Ucraina nei prossimi due anni. Secondo la von der Leyen infatti «non esiste atto di difesa europea più importante del sostegno alla difesa dell’Ucraina». Il presidente della Commissione ha infine precisato che, secondo le stime del Fondo monetario internazionale, i fondi necessari all’Ucraina per i prossimi due anni ammontano a circa 137 miliardi di euro e che l’Europa dovrebbe coprirne due terzi: 90 miliardi di euro. «Non si tratta solo di cifre, ma di raggiungere una pace giusta che protegga l’Ucraina e quindi anche l’Europa».
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