L’Europa inizia ad armare l’Ucraina

di redazione eti/Victoria Friedman
5 Agosto 2025 20:40 Aggiornato: 6 Agosto 2025 8:15

Norvegia, Svezia e Danimarca contribuiranno complessivamente con 500 milioni di dollari per fornire armi di fabbricazione statunitense all’Ucraina. Lo ha annunciato martedì il governo norvegese. Questi Paesi sono tra i primi a finanziare pacchetti di sostegno militare per l’Ucraina, coordinati attraverso l’iniziativa della Lista delle priorità ucraine della Nato per inviare materiale bellico, tra cui i sistemi Patriot, al fine di rafforzare le difese aeree dell’Ucraina, che da mesi viene, quotidianamente e pesantemente, bombardata dalla Russia, spesso su obiettivi civili.

Il mese scorso, Donald Trump aveva dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero fornito armi all’Ucraina, col supporto finanziario della Nato.  Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre ha sottolineato che l’iniziativa Nato-Stati Uniti garantisce a Kiev di ricevere rapidamente equipaggiamenti militari difensivi, «e rafforza la cooperazione tra gli Stati Uniti e i Paesi europei nel sostegno all’Ucraina». Il governo norvegese ha precisato che ulteriori dettagli sugli acquisti saranno definiti in coordinamento con la Nato, gli Stati Uniti e gli altri alleati.
Per il pacchetto da 500 milioni di dollari, la Norvegia fornirà circa 135 milioni, la Svezia 275 milioni e la Danimarca 90 milioni. In una dichiarazione separata, il ministro della Difesa svedese Pål Jonson ha espresso l’apprezzamento di Stoccolma per la decisione degli Stati Uniti di fornire materiali difensivi a Kiev. Il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha dichiarato che «la rapidità è assolutamente decisiva» per avviare gli acquisti di armi, e che, se in futuro l’Ucraina dovesse necessitare di fondi aggiuntivi si valuterà senz’altro come procedere.

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha espresso vivo apprezzamento osservando che, dall’invasione russa dell’Ucraina orientale nel 2022, Danimarca, Norvegia e Svezia hanno offerto un sostegno costante a Kiev.
L’Olanda è il primo Stato ad annunciare il proprio contributo al pacchetto difensivo. Il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans ha scritto su X che i Paesi Bassi consegneranno a Kiev un pacchetto da 500 milioni di euro di sistemi d’arma statunitensi.
Rutte ha dichiarato in una nota di aver scritto a tutti gli alleati della Nato per invitarli a contribuire, e di attendersi annunci da parte di altri alleati a breve. La Nato supervisiona la consegna dei pacchetti di aiuti, con il comandante supremo alleato in Europa Alexus Grynkewich responsabile della loro validazione per garantire che rispondano alle esigenze di Kiev, come munizioni, sistemi di difesa aerea e altri materiali.
Martedì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato i quattro Paesi dell’Europa settentrionale per i loro recenti impegni, esprimendo gratitudine anche a Donald Trump.

L’Europa supera quindi gli Stati Uniti negli aiuti militari all’Ucraina. L’Istituto Kiel per l’economia mondiale, che gestisce un tracker sul sostegno all’Ucraina, stima che a giugno i Paesi europei abbiano fornito 72 miliardi di euro rispetto ai 65 miliardi di euro degli Stati Uniti. L’istituto ha rilevato che, per la prima volta dal giugno 2022, l’Europa ha superato gli Stati Uniti nel totale degli aiuti militari all’Ucraina, anche se «l’aumento non è stato distribuito uniformemente in Europa. Paesi come i nordici e il Regno Unito hanno incrementato notevolmente i loro aiuti, mentre altri, come la Germania, hanno mantenuto livelli più moderati».
Venerdì, la Germania ha annunciato che consegnerà due dei suoi sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina attraverso la rete di trasferimenti di armi, con componenti aggiuntivi per i sistemi da inviare nei prossimi due o tre mesi. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che, in cambio, il ministero della Difesa degli Stati Uniti garantirà alla Germania di essere il primo Paese a poter acquistare sistemi Patriot di nuova produzione e ultima generazione «a un ritmo accelerato». Pistorius ha poi affermato che la Germania è «di gran lunga il più forte sostenitore dell’Ucraina nel campo della difesa aerea».
L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff dovrebbe visitare la Russia questa settimana, mentre si avvicina la scadenza dell’8 agosto fissata da Trump per la tregua. «Hanno chiesto loro incontro, vediamo cosa succede» ha commentato il presidente americano ai giornalisti il 3 agosto, precisando che Witkoff dovrebbe arrivare in Russia entro il 6 o 7 agosto.


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