Indiziato dell’attentato di Washington un afgano negli Stati Uniti con asilo politico

Due soldati della Guardia nazionale sono rimasti gravemente feriti in un agguato mirato nel centro di Washington, a pochi passi dalla Casa Bianca, ieri pomeriggio; l’indiziato, ferito a sua volta nello scontro a fuoco, è ora ricoverato in ospedale sotto sorveglianza.​

Il ministero degli Interni americano ha identificato l’indiziato come Rahmanullah Lakanwal, cittadino afghano di 29 anni residente nello Stato di Washington (quindi dall’altro lato del continente americano) apparentemente privo di precedenti penali. L’uomo è entrato negli Usa nel 2021 grazie all’Operazione Allies Welcome, decisa dell’amministrazione Biden per accogliere migliaia di afghani che avevano collaborato con le forze americane in Afghanistan e temevano ritorsioni talebane dopo il ritiro statunitense. Un funzionario dell’amministrazione Trump ha rivelato che l’indiziato aveva richiesto asilo a dicembre 2024, ottenendolo il 23 aprile successivo, tre mesi dopo l’insediamento del presidente Trump.​

Il presidente degli Stati Uniti ha diffuso un video definendo l’attacco «un atto malvagio, di odio e di terrore», annunciando la revisione della posizione di tutti gli afghani entrati nella nazione durante la presidenza Biden. In serata, l’Agenzia per i servizi di cittadinanza e immigrazione statunitense ha sospeso sine die l’esame di tutte le domande relative a cittadini afghani, in attesa di un riesame dei protocolli di sicurezza e verifica.​

I due soldati, della Guardia nazionale della Virginia Occidentale, erano in servizio di pattugliamento, intorno alle 19:15 ora italiana, a breve distanza dalla Casa Bianca; il sospetto li ha sorpresi sbucando da un angolo aprendo il fuoco. Dopo uno scambio di colpi, altri militari hanno ferito l’assalitore. I due soldati feriti versano in condizioni critiche.

L’imboscata si è consumata vicino a Farragut Square, affollata area pranzo per impiegati, ornata di ghirlande festive sui lampioni e circondata da ristoranti veloci, caffè e fermate della metropolitana. Fortunatamente, non ci sono stati altri feriti.​