L’attentatore di Washington era un "insospettabile”
Gli investigatori della task force antiterrorismo diretta dall’Fbi stanno cercando di chiarire le ragioni che hanno spinto un immigrato afghano – accolto negli Stati Uniti con l'asilo politico – ad aprire il fuoco contro due soldati della Guardia nazionale

Militari della Guardia Nazionale sul luogo della sparatoria Washington DC 26 novembre 2025 Foto: REUTERS/Nathan Howard TPX IMAGES OF THE DAY
Gli investigatori della task force antiterrorismo diretta dall’Fbi stanno cercando di chiarire le ragioni che hanno spinto un immigrato afghano – accolto negli Stati Uniti con l’asilo politico – ad aprire il fuoco contro due soldati della Guardia nazionale, a pochi isolati dalla Casa Bianca. L’aggressore, ferito durante lo scontro a fuoco prima dell’arresto, è stato identificato come Rahmanullah Lakanwal e, a quanto risulta finora, ha agito da solo.
L’Agenzia per la cittadinanza e l’immigrazione statunitense ha comunicato la sospensione a tempo indeterminato di tutte le pratiche di immigrazione relative a cittadini afghani, «in attesa di una revisione più approfondita dei protocolli di sicurezza e di verifica».
L’Agenzia per la cittadinanza e l’immigrazione statunitense ha comunicato la sospensione a tempo indeterminato di tutte le pratiche di immigrazione relative a cittadini afghani, «in attesa di una revisione più approfondita dei protocolli di sicurezza e di verifica».
Citando un’intervista a un parente dell’attentatore, l’emittente Nbc News ha riferito che l’indiziato aveva prestato servizio per dieci anni nell’esercito afghano a fianco delle Forze Speciali statunitensi, ossia i famosi Berretti Verdi, il reparto di elité dell’esercito americano. Lo stesso parente avrebbe aggiunto che, nell’ultima conversazione avuta con lui alcuni mesi fa, l’uomo gli aveva detto di lavorare per Amazon. Apparentemente, quindi, era una persona affidabile e integrata nel nuovo Paese di adozione.
L’attacco è avvenuto in pieno giorno, nei pressi di una stazione della metropolitana situata in una zona commerciale particolarmente affollata, a pochi isolati dalla Casa Bianca. Subito dopo la sparatoria, gli agenti del Servizio segreto hanno disposto un blocco di sicurezza intorno alla residenza presidenziale, a titolo precauzionale.
Nel mese di agosto, Donald Trump aveva deciso l’invio della Guardia nazionale per contrastare la criminalità in una città considerata ormai invivibile, malgrado le obiezioni dell’amministrazione locale a guida democratica, secondo cui a Washington non è mai esistito un problema di ordine pubblico.







