Trump alla Coalizione dei Volenterosi: smettete di comprare petrolio russo

di Redazione ETI/Emel Akan
5 Settembre 2025 9:20 Aggiornato: 6 Settembre 2025 11:14

Donald Trump sta iniziando l’escalation di sanzioni che potrebbero mettere in ginocchio l’economia russa. Il presidente americano ha chiesto ieri alla Coalizione dei Volenterosi, riunita ieri al completo per parlare a Parigi, di interrompere gli acquisti di petrolio russo, con cui Putin sta finanziando la guerra in Ucraina. E l’ha anche invitata a esercitare pressioni economiche sul regime cinese, per il sostegno che Xi Jinping sta dando allo sforzo bellico russo in Ucraina. Lo ha riferito un funzionario della Casa Bianca a The Epoch Times Usa.
Il presidente degli Stati Uniti ha partecipato da remoto al vertice della Coalizione di ieri, 4 settembre, organizzato a Parigi da Macron. Nel suo intervento, Trump ha evidenziato che la Russia ha incassato circa 1 miliardo e 100 milioni di euro dalle vendite di prodotti petroliferi all’Unione europea solo nell’ultimo anno. Soldi con cui Putin sta pagando l’invasione dell’Ucraina, ha rimarcato Trump. Che ha inoltre sottolineato la necessità di una pressione economica coordinata sulla Cina, considerato che il regime cinese è alleato attivo della Russia.

Nel vertice di ieri, i leader della coalizione e Volodymyr Zelensky hanno discusso la forma delle garanzie di sicurezza ripetutamente chieste dal presidente ucraino. Si è parlato dell’invio di contingenti militari in Ucraina per dissuadere la Russia da un nuovo attacco, in caso si arrivasse a un trattato di pace. Parlando dopo il vertice, Macron ha affermato che, se la Russia continuerà a rifiutare i colloqui di pace, saranno introdotte nuove sanzioni in coordinamento con Washington, ma non ha risposto in modo chiaro e diretto alla richiesta, precisa, di Donald Trump di azzerare gli acquisti di prodotti petroliferi dalla Federazione Russa.
L’incontro si è svolto mentre si avvicina la scadenza di due settimane fissata da Trump per un incontro bilaterale tra Zelensky e Putin. In caso di mancato incontro, Trump ha detto ai giornalisti di non avere «nuovi messaggi» per Putin, ma ha lasciato intendere che arriveranno nuove sanzioni. Putin «sa qual è la mia posizione – ha detto Trump – E prenderà una decisione in un senso o nell’altro. […] E se ne saremo scontenti, vedrete accadere certe cose» ha detto il presidente americano.

Dal canto suo, parlando in conferenza stampa a Pechino il 3 settembre, Putin ha detto di essere pronto a incontrare Zelensky a Mosca: «io non ho mai respinto questa idea», ha affermato Putin, benché in passato questa sua “apertura” non si fosse mai manifestata. «Donald mi ha chiesto, se possibile, di tenere un tale incontro. Io gli ho detto che è possibile. […] Se Zelensky è pronto, può venire a Mosca» ha concluso il capo del Cremlino.
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha però respinto l’idea di un incontro a Mosca: «Putin continua a prendere in giro tutti con proposte consapevolmente inaccettabili» ha scritto su X il 3 settembre il capo della diplomazia ucraina.

 


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