Polizia australiana: Gli attentatori di Bondi avevano bandiere dello Stato Islamico
I due attentatori di Bondi Beach si sono recati nelle Filippine prima dell'assalto che ha causato la morte di 15 persone e avevano con sé bandiere dello Stato Islamico

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I due attentatori di Bondi Beach si sono recati nelle Filippine prima dell’assalto che ha causato la morte di 15 persone e avevano con sé bandiere dello Stato Islamico. Lo ha riferito la polizia australiana.
L’attacco di domenica (14 dicembre) è stato il peggior massacro avvenuto in Australia negli ultimi 30 anni ed è oggetto di indagini come atto terroristico contro la comunità ebraica.
Il bilancio finale è di 16 morti, compreso uno dei presunti uomini armati, identificato dalla polizia come Sajid Akram, 50 anni, ucciso dalla polizia stessa. Il figlio ventiquattrenne dell’uomo e presunto complice, identificato dai media locali come Naveed Akram, è ricoverato in ospedale in condizioni critiche dopo essere stato anch’egli colpito da un proiettile.
Il bilancio finale è di 16 morti, compreso uno dei presunti uomini armati, identificato dalla polizia come Sajid Akram, 50 anni, ucciso dalla polizia stessa. Il figlio ventiquattrenne dell’uomo e presunto complice, identificato dai media locali come Naveed Akram, è ricoverato in ospedale in condizioni critiche dopo essere stato anch’egli colpito da un proiettile.
La polizia australiana ha dichiarato martedì che entrambi gli uomini si erano recati nelle Filippine il mese scorso e che lo scopo del viaggio è ancora oggetto di indagine. La polizia filippina ha dichiarato di stare indagando sulla questione. È noto che nelle Filippine operano reti legate allo Stato Islamico, che hanno esercitato una certa influenza nel sud del Paese. Negli ultimi anni sono state ridotte a cellule indebolite che operano nell’isola meridionale di Mindanao, lontane dalla portata dell’influenza che esercitavano durante l’assedio di Marawi del 2017.
La polizia ha anche affermato che il veicolo intestato al giovane conteneva ordigni esplosivi improvvisati e due bandiere artigianali associate all’Isis, o Stato Islamico, gruppo militante designato dall’Australia e da molti altri Paesi come organizzazione terroristica.
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