Donzelli: nel campo largo non c’è vera organicità, ma una somma di convenienze

Giovanni Donzelli durante la inaugurazione di Atreju la kermesse di FdI che si svolge fino a domenica 14 dicembre nei giardini di Castel Sant'Angelo, Roma, 6 dicembre 2025. ANSA/MASSIMO BARSOUM
Giovanni Donzelli, parlamentare, responsabile organizzazione di Fd’I, in una intervista al “Giornale” spiega che «Atreju, proprio perché è senza filtri, fa emergere la realtà. Conte ha detto ad alta voce ciò che molti sanno: nel campo largo non c’è vera organicità, ma una somma di convenienze. È il riflesso di una sinistra divisa non solo sui temi – esteri, sicurezza, energia – ma sulla propria identità. Al contrario, qui è emersa la compattezza del centrodestra, anche sul piano umano». Schlein ha rivendicato che l’assemblea Pd non è una “kermesse”: «Non entro in casa d’altri. Posso però dire che Atreju non è solo una kermesse: è una festa politica aperta a tutti, con un confronto diretto. Nelle iniziative del Pd spesso si vedono più correnti che partiti: ognuna parla a se stessa. È legittimo, ma racconta una difficoltà identitaria evidente. Noi abbiamo scelto di aprire e discutere, senza paura del confronto». Atreju aiuta a chiarire i nodi delle coalizioni: «Sì, perché qui le posizioni emergono per quello che sono. Il confronto diretto, fuori dall’emiciclo, mette in luce compattezze e divisioni. Succede ogni anno: anche questa volta è apparsa una maggioranza coesa e un centrosinistra disorganico su quasi tutto». Atreju 2026 sarà l’ultimo prima delle Politiche: «Sarà un passaggio cruciale. È presto per dire come sarà, ma una cosa resterà: la stabilità del governo. Proprio perché ultimo prima della campagna elettorale, sarà il momento per tirare un bilancio politico della legislatura. Per noi è un capodanno: si fanno le somme e si guarda alla sfida che viene». Il successo di pubblico non è legato al referendum sulla giustizia: «No. Abbiamo parlato di giustizia, ma anche di criptovalute, sport, cultura pop, esteri, donne e famiglia. Tutti i temi, spesso con esperti lontani dalla politica. Anche il referendum, come ha detto Meloni, va valutato nel merito, non come scontro politico» conclude Donzelli.
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