Operazione di lobbying di Meta in difesa dell’intelligenza artificiale "libera”

Gli uffici di Meta a Menlo Park, California, il 31 luglio 2025.
Photo: John Fredricks/The Epoch Times
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Meta Platforms, società controllante di Facebook, ha annunciato il nuovo comitato d’azione politica che sta creando in California. L’iniziativa lobbistica punta a sostenere, senza distinzioni di appartenenza politica, candidati favorevoli allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e a un approccio non restrittivo in materia di regolamentazione. Meta sta organizzando in California un mega evento di lobbying, un “super-Pac” con l’obiettivo di sostenere candidati politici a livello statale che siano favorevoli allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e contrari a regolamentazioni rigide.
«In quanto sede di molte delle principali aziende mondiali di intelligenza artificiale, l’economia dell’innovazione californiana ha un impatto sproporzionato sulla crescita economica americana, sulla creazione di posti di lavoro e sulla competitività mondiale». Ma, dice in una nota il dirigente Meta Brian Brice, «l’ambiente normativo» californiano potrebbe soffocare l’innovazione e persino «mettere a rischio la leadership tecnologica della California». Da qui la volontà di Meta di far eleggere nel Parlamento statale dei politici “amici”.
«Il super-Pac di Meta finanzierà anche candidati che «sostengono e difendono il settore tecnologico americano sia a livello nazionale sia internazionale», ha poi aggiunto il portavoce, spostando l’attenzione sull’interesse nazionale e sulla minaccia rappresentata dal regime cinese.
All’inizio di agosto, due senatori repubblicani hanno sollecitato un’indagine parlamentare proprio su Meta – in seguito a un’inchiesta di Reuters che riportava il contenuto di un documento interno dell’azienda relativo alle politiche di comportamento dei chatbot – da cui risulta che la tecnologia sarebbe capace di «coinvolgere un bambino in conversazioni romantiche o sensuali», fornire informazioni mediche inesatte e “confermare” a certi utenti (evidentemente razzisti) che le persone nere siano «più stupide di quelle bianche».
Il lobbista Collin McCune, responsabile degli affari governativi di Andreessen Horowitz, ha affermato che l’azienda sta diventando «più attiva nel sostenere candidati favorevoli alla tecnologia» in tutti gli Stati Uniti: «Le autorità a Washington e nelle nostre capitali statali stanno valutando migliaia di proposte proprio ora che potrebbero rendere impossibile costruire. L’unico modo per contrastare interessi radicati e pensieri obsoleti è assicurarsi che i costruttori abbiano voce in capitolo», ha scritto McCune su X.
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