Zangrillo sulla Pubblica amministrazione

Paolo Zangrillo, ministro per la pubblica amministrazione
Photo: foto: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI.
In un momento in cui la Pubblica amministrazione è chiamata a rinnovarsi in profondità – tra nuove assunzioni, digitalizzazione e sfide demografiche – il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, spiega a “L’Identità” che nelle precedenti esperienze «ho imparato che le persone sono il fattore principale su cui investire. Quando sono arrivato a Palazzo Vidoni ho portato con me questa convinzione: una Pa più moderna ed efficiente parte da dipendenti formati, motivati e orgogliosi del proprio lavoro. Per questo – continua – stiamo puntando su tre asset strategici: reclutamento, formazione e merito. In tre anni abbiamo ottenuto risultati tangibili. Nell’ultimo biennio abbiamo inserito 440 mila persone, abbassato l’età media da 51 a 48 anni e il tempo che i dipendenti pubblici dedicano alla formazione è passato da una media, registrata prima del 2022, di appena 6 ore all’anno a oltre 30 ore. La Pa sta finalmente cambiando passo». Digitalizzazione e intelligenza artificiale: «È una sfida che stiamo affrontando con una visione molto precisa: nessuno deve rimanere indietro. Su questo fronte, il Dipartimento della funzione pubblica ha messo in campo diversi strumenti proprio per essere vicini anche alle realtà più piccole. Con l’avviso ‘Risorse in Comune’ abbiamo stanziato 100 milioni di euro a sostegno dei Comuni tra 5.000 e 25.000 abitanti, per aiutarli a rinnovare infrastrutture, software e spazi di lavoro. La formazione, in questo processo, è decisiva soprattutto per guidare le molteplici transizioni in atto. Attraverso Syllabus, il portale digitale che eroga corsi di formazione su scala nazionale, abbiamo coinvolto oltre 9.000 amministrazioni e 700 mila dipendenti, con l’obiettivo di arrivare a 40 ore di formazione all’anno per ogni dipendente». A questo si aggiungono «i Poli formativi territoriali, veri e propri ‘hub’ che a livello regionale offrono percorsi specifici legati ai bisogni di quell’area geografica e con il progetto ‘PerformPA’ offriamo supporto alle amministrazioni per lo sviluppo di percorsi formativi». Quanto alle trattative per i rinnovi contrattuali: «Sui rinnovi contrattuali abbiamo raggiunto un traguardo storico. Appena si è insediato questo Governo, con senso di responsabilità, abbiamo chiuso la tornata 2019-2021 che scontava un forte ritardo accumulato dagli Esecutivi precedenti e che per essere finanziata ha avuto bisogno di ben 4 leggi di bilancio. Abbiamo stanziato, in due leggi di bilancio, 20 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali delle tornate 2022-2024 e 2025-2027, e altri 10 miliardi già previsti per il triennio successivo». «È un impegno senza precedenti – conclude Zangrillo – considerato il momento storico in cui ci troviamo. Abbiamo siglato in tempi record la tornata 2022-2024 e avviato subito le trattative per il triennio 2025-2027 nella fase temporale di riferimento. Tutto questo non è mai accaduto nella storia repubblicana».
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