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Accordo politico provvisorio sulla revisione della legge Ue sul clima

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Quartier generale del Consiglio Europeo a Bruxelles

Photo: foto REUTERS/Yves Herman.

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L’Europarlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione della legge Ue sul clima, fissando per il 2040 un nuovo obiettivo vincolante: la riduzione del 90 per cento delle emissioni nette di gas serra rispetto ai livelli del 1990. L’intesa si inserisce nel percorso verso la neutralità climatica prevista per il 2050. I colegislatori hanno introdotto ulteriori flessibilità per gli Stati membri. Dal 2036, fino a cinque punti percentuali della riduzione potranno derivare da crediti di carbonio internazionali compatibili con l’Accordo di Parigi, con garanzie aggiuntive che ne escludono l’utilizzo in progetti contrari agli interessi strategici dell’Ue. Sarà inoltre possibile compensare parte delle emissioni difficili da abbattere tramite rimozioni permanenti di carbonio a livello nazionale. L’entrata in vigore del nuovo sistema di scambio delle emissioni Ets2, che riguarderà edifici e trasporti su strada, viene posticipata dal 2027 al 2028. Prevista anche una maggiore flessibilità tra settori e strumenti per consentire percorsi di riduzione delle emissioni più efficienti dal punto di vista dei costi. La Commissione europea presenterà ogni due anni un rapporto di avanzamento, valutando andamento tecnologico, competitività industriale, prezzi dell’energia e impatto su imprese e famiglie. In base ai risultati, Bruxelles potrà proporre una revisione dell’obiettivo 2040 o misure aggiuntive di sostegno. L’intesa dovrà ora essere votata dal Parlamento e formalmente approvata dal Consiglio. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale, entrerà in vigore dopo venti giorni.

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