Centemero sulla riforma del Testo Unico della Finanza: semplifica procedure inutilmente complicate

Giulio Centemero, new PAM President, during the second day of the XIX Plenary Session of the Parliamentary Assembly of the Mediterranean
Photo: PAM, Rome, Italy, 21 February 2025. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
«Alla riforma del Tuf hanno lavorato esperti con profili molto diversi: accademici, professionisti dei mercati, esponenti delle autorità e operatori con esperienza diretta». Lo ha detto in una intervista a “Il Giornale“, il deputato Giulio Centemero, capogruppo della Lega in commissione Finanze, spiegando la riforma del Testo Unico della Finanza (Tuf). «È stato un processo ampio, trasparente, con un livello di confronto tecnico mai visto negli ultimi vent’anni. Funzionerà perché risolve problemi concreti, semplifica procedure inutilmente complicate e aggiorna strumenti giuridici rimasti indietro nel tempo rispetto agli standard europei. L’obiettivo non era ritoccare qualche norma, ma rendere competitivo tutto il nostro mercato dei capitali», ha aggiunto. La riforma «non modifica la disciplina dell’Opa obbligatoria (Offerta pubblica di acquisto) in senso favorevole agli scalatori, le soglie cruciali restano identiche, semplicemente si allinea la legge a quanto prevede la disciplina Ue. L’Opa è sì una tutela, ma anche uno strumento di difesa rendendo le operazioni più costose, e in alcuni casi scoraggia modifiche degli assetti proprietari. La narrazione di presunti favori personali è infondata e anche fuorviante rispetto al dibattito serio che il Paese merita», ha concluso Centemero.
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