Il ministero degli Esteri israeliano ha scritto su X: «ricordiamo con rispetto e dolore i 30 anni dall’assassinio del primo ministro Yitzhak Rabin. La violenza erode le basi della democrazia israeliana. Va condannata, denunciata, isolata. Non è la via dello Stato di Israele. In democrazia possono esserci dissensi, ma le decisioni si prendono con elezioni democratiche».
Primo ministro Menahem Begin ha poi affermato che: «guerra civile, mai. L’assassino di Rabin resta in carcere. Un Israele unito guarda a un futuro positivo».




