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Azienda fondata dal figlio dell'ex Segretario generale del Pcc

L’Ue avvia un’indagine antitrust sulla cinese Nuctech

L'azienda produttrice di apparecchiature di sicurezza è sotto indagine per sospetti sussidi esteri. Usa e Ue temono che i dati sensibili raccolti dai loro sistemi di sicurezza possano finire nelle mani del Pcc

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epa12582439 European Executive Vice-President and Commissioner for Clean, Just and Competitive Transition Teresa Ribera speaks during a press conference on European energy infrastructure following the European Commission College meeting in Brussels, Belgium, 10 December 2025. The EU Commission on 10 December proposed the European Grids Package and the Energy Highways initiative, which is expected to enable energy to flow efficiently across all Member States, integrate cheaper clean energy and accelerate electrification, helping to lower energy prices and ensure a secure and reliable supply as Europe moves away from Russian energy imports. EPA/OLIVIER MATTHYS

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Nuctech, una società cinese di proprietà dello Stato, è ora oggetto di indagine da parte dell’Unione europea. L’azienda fornisce apparecchiature di sicurezza — come scanner a raggi X, rilevatori di esplosivi e telecamere termografiche — e relativi servizi per aeroporti, porti e punti doganali ferroviari e stradali alle frontiere di tutto il mondo.
L’accusa delle autorità è che i sussidi concessi dal regime cinese possano conferire all’azienda un vantaggio indebito rispetto ai concorrenti europei. L’inchiesta fa seguito alle ispezioni a sorpresa condotte presso gli stabilimenti Nuctech in Polonia e nei Paesi Bassi nell’aprile 2024, per le quali l’azienda aveva citato in giudizio la Commissione dinanzi al Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo.
Il capo dell’antitrust dell’Ue Teresa Ribera ha dichiarato che la Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita su Nuctech per valutare un qualsiasi sostegno estero all’azienda che potrebbe compromettere la concorrenza in Europa, e ha dichiarato che si tratta della prima indagine ai sensi del Regolamento sulle sovvenzioni estere dell’Unione europea, sottolineando la necessità di pari condizioni sul mercato per tali sistemi e il mantenimento di opportunità eque per i concorrenti e per i clienti. Le aziende giudicate colpevoli di aver violato il Regolamento sulle sovvenzioni estere rischiano sanzioni fino al 10% del loro fatturato totale.
Le conclusioni preliminari suggeriscono che una serie di vantaggi concessi da Pechino a Nuctech potrebbero costituire sovvenzioni estere, quali «contributi, misure fiscali preferenziali e finanziamenti preferenziali sotto forma di prestiti», ha affermato l’organo esecutivo.
Fondata nel 1997 dal figlio dell’ex capo del regime comunista cinese Hu Jintao, Nuctech è da tempo oggetto di controlli nelle nazioni occidentali per i suoi “legami” con il regime cinese e le sue forze armate. Sussistono preoccupazioni che i dati personali sensibili raccolti dai sistemi di controllo dell’azienda possano finire nelle mani del Partito Comunista Cinese.
Il ministero del Commercio degli Stati Uniti ha inserito l’azienda nella sua lista nera commerciale nel 2020 per motivi di sicurezza nazionale. Nello stesso anno, il Canada aveva assegnato a Nuctech un contratto da 6 milioni 800 mila dollari per fornire apparecchiature di sicurezza a 170 ambasciate, consolati e alti commissariati canadesi in tutto il mondo; dopo che l’accordo è stato reso pubblico, è la reazione negativa dell’opinione pubblica ne ha determinato la cancellazione.
 

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