Anton Gerashchenko, ex vice ministro degli Interni ucraino e consigliere ufficiale, ha scritto su X: «le raffinerie petrolifere cinesi, sia quelle statali che quelle private, stanno evitando le forniture russe dopo che Stati Uniti e altri Paesi hanno inserito nella lista nera i principali produttori di Mosca e alcuni dei loro clienti – ha riferito Bloomberg -».
«I colossi statali Sinopec e PetroChina hanno già annullato alcune forniture di petrolio russo. Le raffinerie private si sono unite a loro, soprattutto dopo che Shandong Yulong Petrochemical è finita nelle liste nere di Ue e Regno Unito. Secondo Rystad Energy, lo sciopero degli acquirenti colpisce 400 mila barili al giorno, pari al 45% delle importazioni totali di petrolio russo».




