Cina meridionale, 4 scenari epidemici per l’inverno

Di Alex Wu

Una provincia della Cina meridionale ha delineato quattro diversi scenari epidemici per l’autunno e l’inverno. Questo è quanto emerge da alcuni documenti interni al governo cinese ottenuti da Epoch Times.

I documenti in questione sono stati emessi dal governo della provincia di Hainan il 27 agosto, con il titolo ‘Avviso sulla stampa e la distribuzione del piano di emergenza per la risposta di Hainan all’epidemia di Covid-19 in autunno e inverno’. I documenti sono contrassegnati dalla dicitura: ‘Non per la diffusione al pubblico’.

Il governo locale affermava che, in base a ricerche e modelli statistici, si sarebbe verificato nella provincia un picco di contagi da Covid-19 tra l’autunno e l’inverno. Inoltre, le autorità hanno previsto che l’epidemia sarebbe durata a lungo.

Nello specifico, i documenti hanno delineato quattro potenziali scenari per la diffusione del virus nella provincia di Hainan, una provincia molto peculiare poiché si trova su un’isola e rappresenta il territorio più meridionale controllato dal regime cinese.

Il piano del governo provinciale di Hainan per rispondere ai possibili scenari di epidemie locali di Covid-19. (Fornito a The Epoch Times)

Il primo e il secondo scenario descrivono un’epidemia relativamente lieve. Mentre il terzo e il quarto parlano di una situazione epidemica più grave.

Nel terzo scenario, la provincia vedrebbe casi sporadici con portatori asintomatici in tre o più contee e città, oppure focolai più consistenti in una città o contea. In entrambi i casi, la diffusione nelle comunità di città e contee comporterebbe un rischio di trasmissione a livello provinciale.

Le autorità di Hainan hanno individuato quattro condizioni preliminari perché si verifichi il terzo scenario: (1) l’allentamento delle misure di controllo dei porti; (2) la trasmissione su larga scala in altre province del Paese; (3) epidemie locali causate da prodotti come cibi surgelati o dall’inquinamento ambientale; (4) la non attuazione delle misure di prevenzione e controllo previste nel secondo scenario, così che casi sporadici portino all’aumento dei contagi. Le autorità cinesi hanno in precedenza attribuito le epidemie locali ad alimenti contaminati, sebbene gli esperti non siano ancora certi che il cibo contaminato possa trasmettere il virus.

Il quarto scenario prevedeva il verificarsi di un’epidemia su larga scala in tutta la provincia, ovvero una continua trasmissione nelle comunità di più città e contee.

Le autorità di Hainan hanno detto che i possibili prerequisiti del quarto scenario sono: (1) gli standard per la prevenzione e il controllo dello Scenario 3 non vengono raggiunti, e che l’epidemia si diffonde rapidamente in vari luoghi; (2) i confini provinciali rimangono aperti senza restrizioni o isolamento delle persone che entrano nella provincia.

Un piano di emergenza allegato prevedeva inoltre dieci misure di risposta.

Per esempio, nello Scenario 3, le autorità si sarebbero basate sui big data per monitorare i movimenti delle ‘persone chiave’ e implementare dei lockdown regionali.

Nello Scenario 4, le autorità avrebbero dovuto creare un ospedale di fortuna per curare i pazienti meno gravi. I documenti prevedevano anche interventi di propaganda ed educazione, chiedendo il sostegno del Consiglio di Stato del governo centrale, a seconda della progressione dell’epidemia.

Il Pcc nasconde la verità

Negli ultimi mesi, l’edizione cinese di Epoch Times ha ottenuto un alto numero di documenti interni al Pcc, che dimostrano come dopo lo scoppio del virus del Pcc i governi locali hanno nascosto al pubblico informazioni sull’epidemia, e hanno costantemente manipolato i dati riguardo alle infezioni.

Le autorità cinesi erano a conoscenza della trasmissione da uomo a uomo del virus del Pcc almeno sei giorni prima di confermarla pubblicamente il 20 gennaio, secondo un memorandum di una riunione interna del Pcc ottenuto dalla Associated Press. In quei giorni, la Commissione sanitaria nazionale del Pcc ha tenuto una videoconferenza segreta con i funzionari delle commissioni sanitarie provinciali. E il capo della Commissione Ma Xiaowei ha detto che il Covid-19 è stato «la sfida più grave dai tempi della Sars nel 2003, e che probabilmente si svilupperà in una grande emergenza sanitaria».

Epoch Times ha anche ottenuto una serie di documenti interni al governo cinese sulle linee guida di biosicurezza per i laboratori di ricerca, che hanno rivelato come Pechino abbia emesso linee guida su come studiare il virus del Pcc, e che sapeva della sua possibile diffusione tra gli esseri umani settimane prima di rivelare tali rischi al pubblico.

Secondo i dati ufficiali dei governi, raccolti dalla Johns Hopkins University, al 14 ottobre almeno 1.091.123 persone sono morte di Covid-19 a livello globale, mentre i casi di contagio nati sono più di 38.423.591.

 

Versione inglese: Chinese Regime Outlines Scenarios of COVID-19 Outbreak This Winter in China’s South

 

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