Un simbolo di patriottismo polacco, il castello reale di Varsavia
17 Dicembre 2022
La colonna di Sigismondo e il castello reale a Varsavia, (destra), Polonia. Nei secoli, gli architetti del castello hanno incorporato alla struttura stili artistici e architettonici medievali, barocchi e neoclassici. (Sergii Figurnyi/Shutterstock)
Varsavia, Polonia – Fai una passeggiata nel centro storico di Varsavia e presto incontrerai il re Sigismondo III Vasa (1566–1632), che si erge, alto, in cima a una colonna tra gli antichi edifici colorati e la facciata rosa del castello reale.
Prima deturpato, poi risollevato dalle macerie e ricostruito diverse volte, oggi il castello reale di Varsavia è un simbolo del patriottismo polacco, che include stili architettonici medievali, barocchi e neoclassici.
Agli inizi del 14° secolo, molto prima che il castello divenisse una residenza regale, il Ducato di Masovia aveva costruito un castello in legno e una torre nello stesso sito.
Nel 1568, il re Sigismondo II Augusto (1520–1572) fu il primo sovrano a stabilire la sua corte nel castello, che poi divenne la sede del Parlamento (Sejm) nel 1569. Nel 1596, il re Sigismondo III Vasa spostò la sede del governo e il potere regale a Varsavia, espandendo il castello nell’odierna struttura a cinque facce.
Tra la fine del 17° e l’inizio del 18° secolo, la Dinastia Wettin di Sassonia arricchì il castello con una struttura in stile barocco.
Durante la seconda metà del 18° secolo, l’ultimo re del governo polacco-lituano, Stanislao II Augusto Poniatowski, commissionò agli architetti Johann Christian Kammsetzer (Dresda) e Domenico Merlini (Italia) e al pittore Marcello Bacciarelli (Italia) il compito di creare interiori in stile neoclassico (conosciuto come lo stile Stanislao).
Il castello che vediamo oggi, è stato faticosamente ricostruito dopo che la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato Varsavia e il castello regale in rovina. Sebbene venne formato rapidamente un comitato per la ricostruzione del castello nel giugno del 1945, il regime comunista proibì la ricostruzione di un monumento che sosteneva la monarchia polacca ormai perduta.
Nel 1971, la popolazione polacca, invece dello Stato, pagò per la ricostruzione. Alcuni degli oggetti originari e frammenti architettonici sono stati incorporati nella restaurazione. Comprendevano oggetti preziosi che vigili del fuoco, personale del museo, conservatori-restauratori e civili hanno rischiato la vita per salvare e nascondere durante l’occupazione nazista.
Per saperne di più sul castello reale di Varsavia, visita Zamek-Krolewski.pl.