La “prudenza” di Leone XIV

di Redazione ETI/Reuters
4 Giugno 2025 14:33 Aggiornato: 4 Giugno 2025 14:33

Nel suo primo mese da pontefice, papa Leone ha adottato un approccio nettamente diverso rispetto al suo predecessore Francesco. Il cardinale Robert Prevost, eletto papa l’8 maggio, ha presieduto una ventina di eventi pubblici, ma non ha ancora nominato figure di spicco, né annunciato viaggi internazionali né comunicato dove risiederà in Vaticano.

Un contrasto evidente con l’inizio del pontificato di Bergoglio eletto nel marzo 2013. Entro un mese, Francesco aveva dichiarato che sarebbe stato il primo pontefice in oltre un secolo a non vivere nel palazzo apostolico vaticano, aveva nominato il suo successore come arcivescovo di Buenos Aires e istituito un nuovo gruppo consultivo di cardinali di alto rango.

Due stretti collaboratori di Leone hanno confidato a Reuters che il papa, intende affrontare le sfide della Chiesa cattolica con un approccio riflessivo, e potrebbe impiegare mesi prima di prendere decisioni di peso, pur seguendo il cammino tracciato dal predecessore, i modi saranno più morbidi.
Leone XIV, nominato vescovo da Francesco nel 2015 e chiamato due anni fa a ricoprire un ruolo di vertice in Vaticano, ha spesso espresso le lodi del suo predecessore nelle prime settimane. Ha anche ripreso alcuni temi cari a Francesco, come gli appelli accorati per la fine dei conflitti a Gaza e in Ucraina.
Ma secondo don Francis, che ha frequentato il seminario con Prevost a Chicago e lo ha conosciuto a Roma negli anni Duemila, «Leone è molto più concentrato e metodico, poco incline a decisioni affrettate».

Tra le sfide che attendono il papa statunitense c’è il deficit di bilancio del Vaticano, pari a 83 milioni di euro, che, come riportato da Reuters a febbraio, aveva già suscitato tensioni tra i cardinali nel precedente pontificato.  Inoltre, il fondo pensioni della città-stato presenta un disavanzo ben maggiore, quantificato nel 2022 in 631 milioni di euro dal responsabile delle finanze vaticane, ma che, secondo diverse fonti interne, sarebbe ulteriormente cresciuto. Nelle sue prime settimane, Leone non ha affrontato pubblicamente le questioni di bilancio e ha effettuato solo poche nomine in ruoli vaticani. Tuttavia, ha tenuto incontri formali a tu per tu con numerosi alti funzionari vaticani, che, secondo i ben informati, potrebbero servire al papa per acquisire rapidamente una visione d’insieme. Altre questioni cruciali per la Chiesa, che conta 1 miliardo e 400 milioni di fedeli, includono il calo dei fedeli in Europa, le continue rivelazioni di abusi sessuali da parte del clero e i dibattiti dottrinali su temi come l’inclusione dei cattolici Lgbt e la possibilità di ordinazione femminile.

Francesco, era solito tenere conferenze stampa vivaci durante i voli di ritorno dai viaggi, rispondendo spesso con battute inaspettate. Alla domanda su un funzionario vaticano presunto omosessuale, durante il suo primo viaggio, aveva risposto: «Se una persona è gay, cerca Dio e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?». Ma Leone finora si è attenuto a testi preparati, e sarà probabilmente più cauto nelle risposte ai giornalisti.

Bergoglio, che ha cercato di modernizzare la Chiesa, non ha modificato formalmente molte dottrine, ma ha attirato critiche dai cardinali conservatori per aver aperto alla comunione per i divorziati risposati e alle benedizioni per le coppie omosessuali. Don Anthony Pizzo, che conosce Leone dal 1974, quando frequentavano insieme l’Università di Villanova vicino a Filadelfia, lo descrive come una persona che ascolta con attenzione e cerca di considerare molteplici punti di vista prima di decidere.

Francesco e Leone sono giunti al papato in fasi diverse della vita e con percorsi professionali distinti. Francesco, eletto a 76 anni, era cardinale da 12 anni e nel 2005 era stato tra i principali candidati al conclave che scelse Benedetto XVI. Leone, più giovane di sette anni quando ha indossato la veste papale bianca, è una figura relativamente poco nota sulla scena mondiale, essendo diventato cardinale e ufficiale vaticano solo due anni fa. In precedenza, aveva trascorso gran parte della carriera come missionario in Perù.

All’inizio del suo mandato, Francesco aveva detto ai giornalisti che, data l’età, si aspettava un papato breve, di pochi anni. Leone, il pontefice più giovane dai tempi di Giovanni Paolo II, eletto a 58 anni nel 1978, potrebbe invece guidare la Chiesa anche per vent’anni.

Mentre Francesco ha preso alcune decisioni importanti rapidamente nel suo primo mese di papato, ha impiegato più tempo su altre questioni. Il suo primo viaggio all’estero, per esempio, è avvenuto a fine luglio 2013, quattro mesi dopo l’elezione.
Il primo viaggio di Leone sarà probabilmente in Turchia, per celebrare il 1.700 esimo anniversario di un concilio della Chiesa primitiva insieme al patriarca Bartolomeo, leader spirituale della Chiesa ortodossa orientale. Il Vaticano non ha ancora confermato il viaggio, ma era stato pianificato per Francesco. Bartolomeo ha dichiarato alla stampa di aver discusso con Leone la possibilità di un viaggio in Turchia a fine novembre.

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