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Nessuna prova che sia una ritorsione all'operazione americana in Venezuela

Iran sequestra petroliera con 6 milioni di litri di gasolio di contrabbando

L’Iran ha annunciato di aver sequestrato una petroliera che, secondo il regime degli ayatollah, trasportava circa 6 milioni di litri di gasolio di contrabbando nel Golfo di Oman

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Petroliere al largo della baia di Nakhodka, Russia, 12 agosto 2022. Foto: REUTERS/Tatiana Meel.

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L’Iran ha annunciato di aver sequestrato una petroliera che, secondo il regime degli ayatollah, trasportava circa 6 milioni di litri di gasolio di contrabbando nel Golfo di Oman. Mojtaba Kahramani, secondo figlio della Guida Suprema Ali Khamenei, ha dichiarato che il sequestro è mirato a «colpire i capi delle reti di contrabbando».
L’operazione ha portato all’arresto di 18 membri dell’equipaggio – tra cui cittadini indiani, srilankesi e bengalesi – e alla confisca della nave, che aveva deliberatamente disattivato i suoi sistemi di navigazione per eludere i controlli. Secondo Teheran, l’intervento mirerebbe a smantellare le “reti di contrabbando” che sfruttano i sussidi statali sul carburante iraniano (tra i più bassi al mondo a causa della svalutazione del rial) per esportare illegalmente il prodotto verso i vicini del Golfo, come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. In pratica l’Iran sussidia pesantemente il gasolio agli iraniani, vendendolo a prezzi bassissimi e creando un enorme incentivo al contrabbando all’interno del Paese. I contrabbandieri, infatti, lo caricano illegalmente in Iran per esportarlo via mare verso Paesi del Golfo Arabo (principalmente Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita o Oman), dove i prezzi sono molto più alti e il profitto è enorme: il gas in questi Paesi costa fino a 10-20 volte di più.
Secondo la compagnia di sicurezza marittima Ambrey, come riportato dal The National, la rotta dichiarata della nave era Singapore, ma in realtà aveva deviato dal percorso una volta giunta nello Stretto di Hormuz: un comportamento tipico dei contrabbandieri per eludere i controlli. Al momento non risulta che il regime degli ayatollah abbia rilasciato informazioni sull’origine esatta e sulla destinazione finale della petroliera.
Alcuni ipotizzano che la destinazione finale fosse Cuba, e che il sequestro della nave potrebbe essere una forma di ritorsione iraniana al blitz, avvenuto 48 ore prima, di un’altra petroliera da parte della marina americana al largo del Venezuela, che per anni ha trasportato greggio iraniano. Ma al momento non ci sono elementi che possano avallare la tesi di una possibile vendetta iraniana.

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