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Il Parlamento Ue approva la fine delle importazioni di gas russo

Il Parlamento europeo ha approvato mercoledì 17 dicembre il piano dell’Ue per eliminare gradualmente le importazioni di gas russo entro la fine del 2027, superando il penultimo ostacolo giuridico prima che il divieto diventi legge.

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Video: Reuters
Il Parlamento europeo ha approvato mercoledì 17 dicembre il piano dell’Ue per eliminare gradualmente le importazioni di gas russo entro la fine del 2027, superando il penultimo ostacolo giuridico prima che il divieto diventi legge.
All’inizio di questo mese l’Ue ha raggiunto un accordo su una normativa volta a interrompere i legami con la Russia, il principale fornitore di gas dell’Europa, dopo aver promesso di farlo in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022.
I deputati hanno votato con 500 voti a favore, 120 contrari e 32 astensioni. Il divieto necessita ancora dell’approvazione formale dei ministri dell’Ue, attesa all’inizio del prossimo anno. I funzionari si attendono che i Paesi lo approvino senza modifiche.
La legge è concepita per essere adottata con una maggioranza rafforzata degli Stati membri, consentendo di superare l’opposizione di Ungheria e Slovacchia, che intendono mantenere stretti legami con Mosca.
In base all’accordo, l’Ue interromperà le importazioni di gas naturale liquefatto russo entro la fine del 2026 e quelle di gas trasportato via gasdotto entro la fine di settembre 2027.
A ottobre la Russia rappresentava il 12% delle importazioni di gas dell’Ue, in calo rispetto al 45% precedente all’invasione dell’Ucraina del 2022. Ungheria, Francia e Belgio figurano tra i Paesi che continuano a ricevere forniture.
La Commissione europea ha inoltre dichiarato che all’inizio del 2026 proporrà una normativa per eliminare gradualmente anche le importazioni di petrolio russo.

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