Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è sottoposto a una visita medica a seguito di un lieve gonfiore alle gambe e di alcuni lividi sulle mani, secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca.
Il medico ha confermato che il presidente gode di buona salute. Nel corso del briefing quotidiano con la stampa del 17 luglio, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha letto un breve resoconto della valutazione medica, successivamente distribuito ai giornalisti: «Nelle ultime settimane, il presidente Trump ha segnalato un lieve gonfiore alla parte inferiore delle gambe. In linea con le pratiche di assistenza medica ordinaria e per massima cautela, questa condizione è stata accuratamente esaminata dall’unità medica della Casa Bianca, che ha sottoposto il presidente a un controllo completo».
Il gonfiore alle gambe è stato attribuito a un’insufficienza venosa cronica, definita dal medico come «una condizione benigna e comune, specialmente nelle persone di età superiore ai 70 anni». Trump ha compiuto 79 anni lo scorso 14 giugno.
Quanto ai lievi lividi riscontrati sulle mani del presidente, visibili in alcune foto recenti, sono stati ricondotti a un’irritazione dei tessuti molli dovuta a frequenti strette di mano, oltre che a un effetto collaterale benigno dell’assunzione di aspirina, che il medico ha indicato come parte di un «regime standard di prevenzione cardiovascolare» seguito dal presidente. Trump è stato sottoposto a una serie di esami approfonditi, tra cui studi vascolari diagnostici, ecografie Doppler venose degli arti inferiori, un emocromo completo, un pannello metabolico completo e un ecocardiogramma. Tutti i risultati si sono rivelati nella norma, con una struttura e una funzione cardiaca normali. Il medico ha escluso segni di insufficienza cardiaca, trombosi venosa profonda, malattie arteriose, compromissione renale o patologie sistemiche.
«Per garantire la massima trasparenza, il presidente mi ha chiesto di condividere con voi oggi la nota del suo medico» ha poi aggiunto la Leavitt rivolgendosi ai rappresentanti della stampa.