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Washington: l'intento europeo è di colpire aziende americane e instaurare un regime di censura

120 Milioni di multa a X da Bruxelles

Continua la crociata di Bruxelles contro le Big Tech americane. La Commissione Europea multa la il social di Elon Musk per 120 milioni di euro, Musk blocca il suo profilo pubblicitario sul social

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Un logo di Twitter stampato in 3D è visibile davanti a una foto mostrata di Elon Musk in questa illustrazione scattata il 27 ottobre 2022.

Photo: Dado Ruvic/Illustration/Reuters

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Tempo di lettura: 4 Min.

Lo scorso 5 dicembre, la Commissione Europea ha multato X, il social del miliardario Elon Musk, per 120 milioni di euro, a seguito di un’indagine durata due anni. L’accusa rivolta alla piattaforma è quella di non essere conforme agli obblighi imposti dal Digital Services Act. Alcuni dei punti centrali in questo dibattito sono il design ingannevole della “spunta blu”, l’incapacità di fornire accesso ai dati pubblici e la mancanza di trasparenza dell’archivio pubblicitario.
Il badge di verifica degli account, la spunta di fianco al nome utente che dovrebbe indicare che quel profilo è stato verificato, è stato infatti convertito in una funzionalità a pagamento senza adeguati controlli di identità. Le autorità di regolamentazione sostengono che questo induca in errore gli utenti, facendo credere che alcuni account siano autentici, esponendoli a furto d’identità, manipolazione e truffe.
Inoltre, X ha installato barriere che bloccano e impediscono l’accesso a dati pubblici, come le metriche di engagement, le impression, i like e le condivisioni. Anche la libreria pubblicitaria della piattaforma non soddisfa gli standard di accessibilità richiesti dall’Ue.
I termini di servizio del social network bloccano l’accesso indipendente ai dati pubblici e impongono restrizioni che minano la ricerca sui rischi sistemici, quali ad esempio la disinformazione e l’interferenza elettorale e le attività illecite.
X ha ora 60 giorni per informare la Commissione Europea su come affronterà la questione delle spunte blu e 90 giorni per presentare un piano per risolvere i problemi relativi agli annunci e ai dati pubblici. «La mancata conformità al provvedimento può portare a pagamenti di sanzioni periodiche», ha affermato la Commissione in un comunicato.

LA REAZIONE AMERICANA

Prima dell’annuncio della Commissione Europea su X, il vicepresidente Usa JD Vance era intervenuto, sostenendo la libertà di parola. «Circolano voci secondo cui l’Ue multerà X per centinaia di milioni di dollari per non essersi impegnata nella censura. L’Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola, non attaccare le aziende americane per spazzatura» ha detto Vance su X.
Il riferimento del vicepresidente alle aziende americane non è un caso: X ha ricevuto la sanzione con un giorno di ritardo rispetto all’apertura di un’indagine sul gigante tecnologico Meta, di proprietà di Mark Zuckerberg, per violazione delle regole sulla concorrenza dell’Ue in merito all’accesso dei fornitori di intelligenza artificiale a WhatsApp.
Marco Rubio ha definito la multa un attacco non solo a X, ma a tutte le piattaforme tecnologiche americane e al popolo americano stesso da parte di governi stranieri. Rubio ha aggiunto, in un comunicato su X, che i giorni della censura degli americani online sono da considerarsi finiti.
Nel 2022, l’Ue ha adottato il Digital Services Act, un regolamento che stabilisce regole severe per il modo in cui operano le entità online, dalla protezione degli utenti alla trasparenza pubblicitaria. Il rischio, come sostengono gli oppositori della normativa europea, è che possa essere usata a fini di censura e di limitazione della libertà di parola.
Il ministro del Commercio americano Howard Lutnick, durante un’intervista del 24 novembre a Bloomberg Television, ha affermato che le regole e i regolamenti europei prendono di mira ingiustamente società come Amazon, Google e Microsoft, e ha esortato l’Ue a considerare un quadro ragionevole per le grandi aziende tecnologiche statunitensi in modo che possano effettuare miliardi di dollari di investimenti nell’economia europea.
 

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