Giuliani: Trump non concederà le elezioni

L’ex sindaco di New York City Rudy Giuliani, avvocato personale del presidente Donald Trump, ha sottolineato che il presidente non concederà le elezioni, ed insieme allo staff della sua campagna elettorale ha avviato una serie di azioni legali.

Diverse agenzie di stampa hanno proclamato Joe Biden vincitore delle elezioni; lo staff dell’ex vice presidente stesso ha poi dichiarato la vittoria il 7 novembre.

Sempre il 7 novembre, Giuliani ha comunicato ai giornalisti a Filadelfia che «ovviamente, il presidente non ha intenzione di concedere la vittoria, quando sono ancora in ballo almeno 600.000 voti».

Giuliani ha affermato che in Pennsylvania le schede elettorali sono state manomesse, il che è sembrato dare a Biden una vittoria del Collegio elettorale necessaria per conquistare la Casa Bianca. Trump era in testa nello Stato la notte delle elezioni, ma dopo che il 4 novembre il conteggio è ricominciato, Biden è sembrato riavvicinarsi al presidente.

Giuliani ha spiegato di avere raccolto le dichiarazioni di 25 osservatori elettorali e 50 persone, come testimoni delle possibili frodi commesse: «Avrei potuto portarne con me circa 50, ma sarebbero troppi e alcuni temono ritorsioni».

La squadra di Trump presenterà azioni legali federali per la «privazione uniforme del diritto d’ispezione», e asserisce che la «macchina democratica a Philadelphia» è stata coinvolta nella manomissione delle elezioni in città: «Per me qualcuno del Comitato Nazionale Democratico ha inviato una nota in cui si diceva di non lasciare che i repubblicani guardassero quelle schede per posta», ha aggiunto Giuliani.

Giuliani ha spiegato che l’improvviso crollo del vantaggio di Trump dopo il 3 novembre, è la prova che c’è qualcosa di sbagliato nel processo: «Semplicemente non si guadagnano voti in questo modo, senza corruzione».

Tuttavia, l’Ufficio statale del procuratore generale ha rilasciato una dichiarazione a nome del segretario di Stato democratico della Pennsylvania, Kathy Boockvar, affermando che non vi è «alcuna prova» che una contea stia «disobbedendo a quella chiara linea guida che chiede di separare questi voti, e il Partito Repubblicano offre solo  speculazioni, in merito al fatto che alcune contee non identificate possano ignorare quella linea guida più volte ripetuta o al fatto che il Segretario cambierà rotta in modo incoerente».

Il giudice della Corte Suprema Samuel Alito, che gestisce gli appelli di emergenza della Corte Suprema per la Pennsylvania, ha ordinato ai funzionari elettorali della contea dello Stato di mantenere segregate le schede per corrispondenza se arrivate dopo le 20:00 del 3 novembre.

Il 7 novembre, in Arizona, un altro Stato conteso, Trump ha continuato ad avvicinarsi a Biden, riducendo il distacco fino a soli 20 mila voti l’8 novembre. che il giorno dopo ha visto una perdita di 20.000 voti. Se il margine tra Biden e Trump finisse per cadere entro lo 0,1 percento o meno, verrebbe attivato un riconteggio automatico.

Il segretario di Stato dell’Arizona, la democratica Katie Hobbs, ha riferito che i funzionari elettorali stanno lavorando sul conteggio dei voti: «Esorto coloro che si riuniscono al di fuori degli uffici elettorali a consentire che questo importante processo continui senza interruzioni. Le persone all’interno di questi uffici, che tabulano le schede elettorali e lavorano nei comitati elettorali bipartisan, sono arizoniani comuni che si sono fatti avanti per servire la nostra democrazia. Devono essere autorizzati a finire il loro lavoro senza dover temere per la loro sicurezza».

 

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Articolo in inglese: Giuliani Says Trump Won’t Concede Election Amid Legal Challenges

 
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