Giuliani: abbiamo le prove per ribaltare i risultati elettorali

Di Isabel van Brugen

900 mila schede di voto non valide in Pennsylvania. Lo sostiene Rudy Giuliani, uno degli avvocati personali del presidente Donald Trump, che l’8 novembre ha dichiarato che potrebbero esserci prove sufficienti a ribaltare il risultato delle elezioni in quello che è uno Stato chiave nell’attuale corsa elettorale statunitense.

Secondo il conteggio provvisorio dei voti del Dipartimento di Stato della Pennsylvania, Biden ha ricevuto 3 milioni e 350 mila voti contro i 3 milioni e 310 mila di Trump. In termini percentuali, Biden ha ottenuto il 49,7 per cento dei voti, contro il 49,1 per cento del presidente. Il distacco è davvero risicato e anche se Giuliani si sbagliasse sul 90 per cento dei casi, il restante 10 per cento potrebbe essere sufficiente a riconquistare la vittoria.

Rispondendo a una domanda della conduttrice sull’entità delle prove, Giuliani ha dichiarato: «Penso che ne abbiamo abbastanza per cambiare la Pennsylvania. Le elezioni in Pennsylvania sono state un disastro».
«Abbiamo persone che hanno visto gente spinta fuori dai seggi elettorali. Abbiamo persone a cui è stato suggerito di votare al contrario e a cui è stato mostrato come fare. Vi sto dando un quadro generale», ha detto l’avvocato, aggiungendo che potrebbero emergere nuovi procedimenti legali prestissimo.

Giuliani aggiunge che durante lo scrutinio dei voti per corrispondenza, i rappresentanti di lista del Partito Repubblicano di Pittsburgh sono stati «tenuti fuori dalla sala o lontani dalla sala» per un periodo di 24 ore.

«Addirittura dopo che siamo andati in tribunale e ci è stato concesso di avvicinarci di un metro e mezzo, la macchina dei Democratici ha spostato la postazione di conteggio un metro e mezzo più lontano. Questo è documentato in un filmato. Ci sono più di 50 testimoni».

L’avvocato ha poi aggiunto che il team di Trump sta anche verificando la questione dei voti per corrispondenza retrodatati: «Abbiamo le prove ora – non solo dalle Poste, ma anche da altri – che ce ne sono stati di retrodatati. In questo momento posso solo dirvi che si tratta di circa 2 o 3 mila voti».

Diverse pesanti accuse di brogli elettorali sono già state formulate in Pennsylvania. Un impiegato delle Poste degli Stati Uniti, per esempio, riferisce di aver sentito per caso i suoi superiori discutere di schede retrodatate. Il presidente della commissione giustizia del Senato locale, Lindsey Graham, ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di indagare anche su questa accusa.

Riconteggio automatico

A questo si aggiunge che, stando ai dati di domenica 9 novembre, il distacco di voti tra i due candidati, in Pennsylvania, è vicino alla soglia che farebbe scattare il riconteggio automatico.

Durante il programma ‘Face the Nation’ della Cbs News, il senatore Pat Toomey ha dichiarato: «Sapete, 70 milioni di americani hanno votato per Donald Trump e sia loro che il presidente meritano che questo processo [di verifica, ndr] si svolga. Ora, mi pare di capire che ieri la stampa ha pronosticato come andrà a finire, e il pronostico della stampa è probabilmente corretto, ma c’è una ragione per cui facciamo il conteggio».

«Tra l’altro, parte del nostro processo consiste nel dirimere le controversie. Può includere i riconteggi. Infatti, secondo la legge della Pennsylvania, c’è un riconteggio automatico se il margine di voto è di mezzo punto percentuale. Al momento Joe Biden è in testa in Pennsylvania solo dello 0,6 percento. Quindi, lasciamo che questa situazione giunga alla sua giusta conclusione e, nel processo, incrementiamo il numero di persone che ritengono sia stato fatto correttamente».

La legge della Pennsylvania stabilisce che, salvo deroga da parte di tutti i candidati interessati, il segretario di Stato deve ordinare a tutte le commissioni elettorali della contea di condurre un riconteggio se, sulla base dei conteggi non certificati, un candidato a una carica pubblica è stato superato solo con lo 0,5 percento dei voti, o meno. Il senatore ha inoltre affermato che entrambi i candidati possono chiedere un riconteggio anche quando il margine è superiore allo 0,5 percento, a patto che paghino una commissione.

Sebbene diverse organizzazioni giornalistiche abbiano dichiarato Biden vincitore della corsa presidenziale, Epoch Times non annuncerà un vincitore finché tutti i risultati non saranno certificati e non saranno risolte le eventuali contestazioni legali.

Gli organi ufficiali che certificano i risultati elettorali delle elezioni presidenziali sono i parlamenti statali e il Collegio Elettorale. Non i giornali.

 

Per saperne di più:

 

Articolo in inglese: Giuliani: Trump Campaign May Have Sufficient Evidence to Change Pennsylvania Election Results

 
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