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Un tribunale blocca i dazi di Trump, ora la palla è alla Corte Suprema

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I giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti posano per il loro ritratto di gruppo presso la Corte Suprema a Washington, USA, 7 ottobre 2022. Seduti da sinistra a destra: i giudici Sonia Sotomayor, Clarence Thomas, il Presidente della Corte Suprema John G. Roberts, Jr., Samuel A. Alito, Jr. ed Elena Kagan. In piedi da sinistra a destra i giudici: Amy Coney Barrett, Neil M. Gorsuch, Brett M. Kavanaugh e Ketanji Brown Jackson

Photo: foto archivio REUTERS/Evelyn Hockstein.

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Una corte d’appello statunitense ha sentenziato il 29 agosto che la maggior parte dei dazi imposti dal presidente Donald Trump è illegale per eccesso di autorità. I giudici hanno però consentito che i dazi restino in vigore, rimandando il caso a un tribunale di grado inferiore. La corte d’appello ha confermato una sentenza emessa all’inizio dell’anno dal Tribunale del commercio internazionale.
«La legge attribuisce al presidente un’autorità significativa per intraprendere diverse azioni in risposta a un’emergenza nazionale dichiarata, ma nessuna di queste azioni include esplicitamente il potere di imporre dazi, imposte o simili, né il potere di tassare», ha affermato la corte. La corte ha inoltre osservato che appare «improbabile che il Parlamento federale, nell’approvare l’Ieepa, intendesse discostarsi dalla propria prassi passata e concedere al presidente un’autorità illimitata per imporre dazi».
La sentenza, emessa ieri, non entrerà in vigore prima del 14 ottobre, concedendo così all’amministrazione Trump il tempo di presentare ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti.
Donald Trump sta usando i dazi come  mezzo per correggere le «condotte commerciali sleali» da parte dei partner commerciali degli Stati Uniti e riportare la produzione manifatturiera sul suolo nazionale, oltre che per contrastare il traffico di droga dalla Repubblica Popolare Cinese e l’immigrazione clandestina.
Il presidente degli Stati Uniti ha reagito alla notizia su Truth, affermando che porre fine ai dazi «distruggerebbe letteralmente gli Stati Uniti d’America», ma esprimendo al contempo fiducia che la sua battaglia per i dazi avrà successo alla Corte suprema. «Gli Stati Uniti non tollereranno più enormi deficit commerciali, dazi ingiusti e barriere commerciali non doganali imposte da altri Paesi, amici o nemici, che minano il lavoro dei nostri produttori, agricoltori e di tutti gli altri» ha commentato Trump.
L’8 agosto, il presidente americano ha lanciato l’allarme sulle gravi conseguenze economiche in caso di blocco dei dazi da parte del tribunale, scrivendo sui social: «Sarebbe come nel 1929, una grande depressione».
In aprile, Trump ha dichiarato un’emergenza nazionale, considerato che gli Stati Uniti da decenni importano molto più di quanto esportino, e spiegando che il persistente deficit commerciale sta minando la capacità manifatturiera e la capacità militare statunitensi.
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