Donald Trump ha dichiarato ieri, 16 ottobre, di aver parlato al telefono con Vladimir Putin e di aver concordato un incontro a Budapest con l’obiettivo di porre fine alla guerra, definendo la chiamata «molto produttiva».
«Abbiamo concordato che la prossima settimana si terrà un incontro tra i nostri consiglieri» ha detto il presidente americano, precisando che le sessioni iniziali saranno guidate dal ministro degli Esteri Marco Rubio. Mentre il suo incontro con Putin potrebbe avvenire «entro due settimane».
La telefonata, durata oltre due ore, è avvenuta alla vigilia della nuova visita alla Casa Bianca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Trump ha anche affermato che la positiva attuazione dell’accordo di pace nella Striscia di Gaza potrà contribuire a favorire una soluzione in Ucraina. «Il presidente Putin mi ha fatto le congratulazioni, e le ha rivolte agli Stati Uniti, per il grande risultato di pace in Medio Oriente, qualcosa che, ha detto, si sognava da secoli» ha poi scritto Trump su Truth. «Credo proprio che il successo in Medio Oriente ci aiuterà nei negoziati per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina».
Negli ultimi giorni, la Russia ha intensificato gli attacchi con missili e droni contro l’Ucraina, prendendo di mira soprattutto le infrastrutture energetiche, con l’obiettivo di lasciare al buio e al freddo la popolazione civile ucraina. All’alba del 16 ottobre, Mosca ha lanciato oltre trecento droni e trentasette missili su varie località ucraine. Zelensky ieri ha accusato il Cremlino di «doppio terrorismo», poiché continua a colpire i vigili del fuoco e gli operai impegnati nel ripristino delle strutture danneggiate.
Quanto alla questione dei Tomahawk, Trump ha riferito di aver toccato il tema durante la telefonata con Putin: «Io gli ho proprio chiesto: “Ti dispiacerebbe se regalassi un paio di migliaia di Tomahawk alla tua controparte?”. Gliel’ho detto esattamente così. L’idea non gli è piaciuta […] Il Tomahawk è un’arma micidiale. Nessuno vorrebbe trovarsi un Tomahawk puntato contro».
Secondo l’ambasciatore ucraino negli Stati Uniti, Olga Stefanishyna, l’incontro cruciale alla Casa Bianca costituirà la premessa per un rilancio dell’impegno volto a porre fine alla guerra attraverso la forza della diplomazia: «I temi centrali della visita riguardano il rafforzamento della difesa aerea ucraina, la resilienza del nostro settore energetico, l’ampliamento delle capacità a lungo raggio e la valutazione di ulteriori sanzioni contro la Russia» ha commentato l’ambasciatore ucraino a Epoch Times Usa. E tra gli annunci più rilevanti del vertice alla Casa Bianca, vi sarà la conferma di nuove forniture di armi americane a Kiev tramite la Nato.
Ma «oltre alla cooperazione militare, questa settimana rappresenta anche un’occasione per rafforzare i legami economici tra Ucraina e Stati Uniti» ha anche sottolineato l’ambasciatore; inoltre «l’accordo bilaterale sulle materie prime strategiche è già in fase di attuazione e i primi progetti sono in corso. In parallelo – ha infine precisato l’ambasciatore ucraino a Washington – abbiamo avviato i negoziati per un accordo di condivisione tecnologica che consentirà agli Stati Uniti di accedere alle avanzate tecnologie ucraine nel campo dei droni, terrestri, aerei e marittimi».