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Rotelli sulla legge di Bilancio 2026

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La legge di Bilancio 2026 rappresenta una «conferma tangibile dell’approccio responsabile e lungimirante che caratterizza l’azione del governo Meloni. In un contesto internazionale segnato da instabilità e sfide economiche globali, l’esecutivo è riuscito a tenere saldamente in equilibrio i conti pubblici, promuovendo al contempo misure di crescita e sviluppo strutturale», afferma in una nota il deputato Mauro Rotelli, presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera. «Questa manovra si inserisce coerentemente nel percorso già avviato con le precedenti leggi di Bilancio e ne rafforza l’impianto riformatore. I dati parlano chiaro: l’occupazione raggiunge nuovi massimi, la disoccupazione cala stabilmente, e la credibilità dell’Italia sui mercati internazionali si consolida, come dimostrano l’abbassamento dello spread e i rating in miglioramento», aggiunge.
«Particolare attenzione è stata riservata al ceto medio, attraverso un intervento fiscale che prosegue e amplia il processo di alleggerimento dell’Irpef già avviato nei confronti dei redditi più bassi. Altro elemento di rilievo è il significativo incremento, pari a oltre 7 miliardi di euro, delle risorse destinate alla sanità pubblica, segno concreto dell’impegno per rafforzare un settore fondamentale, smentendo le critiche di chi in passato ha operato tagli indiscriminati. Centrale rimane la tutela della famiglia e del lavoro, con misure che spaziano dalla fiscalità agevolata per i beni essenziali, agli incentivi per i contratti, alla casa, fino al sostegno al Terzo settore. Infine – conclude Rotelli -, con risorse importanti rivolte al mondo imprenditoriale, la manovra interviene su competitività, innovazione e investimenti produttivi, consolidando le basi per una crescita solida e duratura. La legge di Bilancio appena approvata non è solo esercizio tecnico, ma si configura come un atto politico di visione e pragmatismo, capace di porre al centro il valore del capitale umano e produttivo del Paese, orientando ogni scelta all’interesse nazionale».

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