Piantedosi: 12 dicembre 1969 segna una ferita profonda la strage di Piazza Fontana

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha postato su X un post del Viminale: «Il 12 dicembre 1969 segna una ferita profonda nella storia della nostra Repubblica. Nel ricordare oggi la strage di Piazza Fontana, un pensiero commosso va alle vittime innocenti del sanguinario gesto terroristico e alle centinaia di persone che rimasero gravemente ferite. Alle loro famiglie, che con dignità hanno affrontato il dolore ricercando tenacemente la verità, rinnovo la mia vicinanza e solidarietà. L’attentato alla Banca Nazionale dell’agricoltura di Milano non fu soltanto un atto di violenza cieca, ma un attacco al cuore della nostra democrazia, diretto a diffondere la paura e destabilizzare le istituzioni. Un’aggressione vile a cui i nostri padri seppero opporre una risposta fiera e decisa. I cittadini, i lavoratori e le forze sane della società civile fecero scudo attorno alla Costituzione, respingendo il disegno eversivo. E grazie a un’inesauribile passione, alimentata da profondi e radicati valori morali e civili, l’Italia ha saputo difendere, ancora una volta, la sua essenza di Paese libero e democratico. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, 56 anni dopo la strage di Piazza Fontana a Milano».







