L’esercito israeliano ha annunciato che nella notte tra giovedì e venerdì l’aviazione ha condotto raid su «decine di obiettivi militari» in Iran. In un comunicato diffuso sui social media, le Forze armate israeliane hanno precisato che oltre 60 caccia hanno preso parte alle operazioni su Teheran, sganciando circa 120 bombe. Tra gli obiettivi colpiti vi sono diversi siti industriali nella capitale iraniana utilizzati per la produzione di missili, impianti che «rappresentavano centri nevralgici per il ministero della Difesa iraniano», aggiungono i militari israeliani. Durante l’attacco è stato colpito anche l’edificio dell’Organizzazione per l’innovazione e la ricerca difensiva, accusato di essere utilizzato «per lo sviluppo di tecnologie avanzate e armamenti a supporto delle capacità militari del regime iraniano». Quattro droni lanciati dall’Iran verso Israele sono stati intercettati durante la notte.
Non sono ancora disponibili informazioni sul numero di vittime o feriti causati dai raid, e le autorità iraniane non hanno rilasciato commenti ufficiali. Gli attacchi seguono un’offensiva missilistica iraniana di giovedì, che ha danneggiato il centro medico Soroka nella città meridionale di Beersheba e colpito edifici residenziali a Tel Aviv, ferendo 271 persone e causando ingenti danni materiali. In una nota, l’ospedale Soroka ha riferito che diverse sezioni della struttura sono state danneggiate e che alcuni feriti lievi sono in cura. Altri missili hanno colpito un grattacielo residenziale a Tel Aviv e diversi siti nel centro di Israele.
