L’esercito cinese conduce esercitazioni nei pressi di Hong Kong

A metà giugno, il comandante della guarnigione di Hong Kong dell’esercito cinese aveva assicurato al Pentagono che non sarebbe intervenuto contro le proteste che agitano la città. Tuttavia, un mese più tardi, l’esercito cinese ha tenuto un’esercitazione militare nei pressi di Hong Kong.

La 74esima armata dell’Esercito Popolare di Liberazione (Epl) ha scritto sul proprio account social che diversi reparti hanno condotto una simulazione di rivolte e attacchi terroristici a Zhanjiang, una città costiera che si trova nei pressi di Hong Kong.

La 74esima armata ha postato le foto dell’esercitazione del 21 luglio su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, e ha spiegato che l’esercitazione è servita per «garantire la sicurezza dei soldati durante le operazioni in campo aperto e per garantire che siano in grado di gestire con efficacia eventuali situazioni di emergenza». Ad ogni modo, il post non ha collegato l’esercitazione ai conflitti di Hong Kong.

Tuttavia, la stazione televisiva di Hong Kong Now News (controllata dal regime comunista cinese) ha diffuso la notizia dell’esercitazione il 22 luglio, e nel farlo ha citato le parole dell’opinionista e colonnello in pensione dell’Epl Yue Gang, che ha affermato che lo scopo dell’esercitazione era quello di prepararsi in caso di un ulteriore intensificazione delle proteste a Hong Kong.

La città è stata lo scenario di diverse grandi proteste a partire da giugno, quando gli hongkonghesi hanno iniziato a manifestare preoccupazione per una legge sull’estradizione che consentirebbe a qualsiasi Paese, inclusa la Cina continentale, di richiedere l’estradizione dei sospetti criminali. Molti temono che la proposta permetterebbe al regime cinese di processare con facilità gli abitanti di Hong Kong nei tribunali cinesi, dove lo Stato di diritto non viene rispettato.

Due voci discordanti nell’esercito cinese

Il 13 giugno, durante la visita di un funzionario del Pentagono a Hong Kong, il generale maggiore Chen Daoxing, comandante delle forze dell’Epl di Hong Kong, ha affermato che le truppe cinesi non verranno impiegate contro i manifestanti.

Simon Lau, giornalista ed ex consulente del governo centrale di Hong Kong, ha dichiarato all’edizione hongkonghese di Epoch Times di ritenere che la promessa del generale Che Daoxiang al funzionario del Pentagono dovesse provenire direttamente dal leader cinese Xi Jinping, in quanto Chen ha fatto questa promessa subito dopo il 12 giugno, quando la polizia di Hong Kong ha iniziato ad attaccare i manifestanti con manganelli, gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Lau ha spiegato che «Xi deve essere preoccupato che qualcuno possa sfruttare l’occasione per creare il caos, spingendo la situazione fuori controllo. Questo sarebbe il pericolo più grande per Xi».

Chen in passato era uno dei leader della regione militare di Nanjing, nella provincia orientale del Jiangsu. Poi ha ricevuto una serie di promozioni, dopo che Xi è diventato il capo della Commissione Militare Centrale. E ad aprile di quest’anno, Xi ha nominato Chen comandante della guarnigione dell’Epl di Hong Kong.

In effetti sembra che la regione militare di Nanjing raccogliesse molti fedelissimi di Xi, poiché Xi ha promosso numerosi capi militari di questa regione a posizioni importanti nell’Esercito popolare di liberazione.

La recente esercitazione antisommossa e l’inequivocabile commento diffuso dalla televisione portavoce del regime cinese, tuttavia, mandano il chiaro messaggio che l’esercito cinese è pronto a intervenire nelle proteste di Hong Kong.

Allora chi si cela dietro l’esercitazione e la minaccia di mandare l’esercito a Hong Kong, una mossa in aperta contrapposizione con la decisione di Xi?
Questa sarebbe, tra l’altro, una palese violazione della Hong Kong Garrison Law, secondo cui «le forze militari dispiegate per scopi difensivi dal governo centrale cinese nella regione a statuto speciale di Hong Kong non devono interferire negli affari interni della regione».

La storia della 74esima armata

La 74esima armata dell’Epl, nota in passato come 42esima armata, è una formazione di fanteria dell’Esercito popolare di liberazione attiva dalla fine degli anni ‘40, ed è parte della regione militare di Guangzhou.

Sia la 74esima armata che la regione militare di Guangzhou sono particolarmente legate con l’ex leader del Partito Comunista, nonché della Commissione Militare Centrale, Jiang Zemin.

Da quando Xi Jinping ha lanciato la sua campagna anti-corruzione nel 2012, numerosi ex leader della 42esima armata sono stati indagati e posti dietro le sbarre. Gran parte degli ufficiali colpiti durante la campagna anti-corruzione di Xi avevano legami con Jiang.

Ad esempio, Fang Fenghui e Zhang Yang erano entrambi leader militari nella regione militare di Guangzhou prima di essere promossi ai vertici dell’Esercito popolare di liberazione. E sia Fang che Zhang sono divenuti contemporaneamente bersagli delle indagini nell’ambito della campagna anti-corruzione. Sono stati entrambi congedati e indagati nell’agosto del 2017. Zhang si è suicidato il 23 novembre dello stesso anno, mentre Yang è stato condannato a gennaio del 2018 per aver accettato e distribuito tangenti e per aver accumulato illecitamente un’enorme fortuna. È stato condannato all’ergastolo dal tribunale militare cinese.

Zhang era amico di Xu Caihou, un ex vice presidente della Commissione militare centrale, mentre Fang era un intimo amico dell’ex leader militare Guo Boxiong, un generale di alto rango in pensione. Sia Xu che Guo facevano parte della fazione di Jiang ed entrambi hanno ricoperto posizioni di prim’ordine nell’esercito per quasi vent’anni. Guo è stato purgato ad aprile del 2015 e condannato all’ergastolo a luglio del 2016. Mentre Xu è stato purgato a marzo 2014 ed è morto di cancro nel marzo del 2016.

 

Articolo in inglese: Chinese Army Holds Anti-Riot Drill Near Hong Kong

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