Donna cinese morta 3 mesi dopo essere stata incarcerata per il suo credo

Di Dorothy Li

Una donna cinese incarcerata perché praticava il Falun Gong è morta a dicembre mentre era sotto custodia.

Xu Haihong, una donna di 56 anni che viveva nella Cina orientale, è morta il 7 dicembre, tre mesi dopo il suo arresto perché praticante del Falun Gong, una disciplina spirituale che dal 1999 il regime sta cercando di spazzare via mediante la tortura, violenza, repressione, arresti, l’uccisione per gli organi e la propaganda.

La morte della signora Xu, in un ospedale della prigione, è stata confermata all’inizio della scorsa settimana da Minghui, un sito web che documenta la persecuzione del Falun Gong.

Il Falun Gong è una disciplina spirituale che combina esercizi meditativi con insegnamenti morali basati sui valori di verità, compassione e tolleranza. Alla fine degli anni ’90, la pratica contava dai 70 ai 100 milioni di praticanti in Cina ed era elogiata da parte delle istituzioni statali e dei media per i suoi benefici per la salute e gli effetti positivi sulla società.

Ma la sua enorme popolarità è stata percepita come una minaccia da Jiang Zemin, allora leader del Partito Comunista Cinese, che da tempo temeva che il Partito avesse perso il suo dominio sulla vita quotidiana in Cina.

Nel 1999, usando il suo potere di capo del Partito, Jiang ha avviato una campagna nazionale per sradicare il Falun Gong, ordinando alle forze di sicurezza dell’intera nazione di portare avanti la persecuzione.

Oltre alla brutalità contro i suoi aderenti, il regime ha avviato un’ampia campagna di propaganda, mediante i media statali e il sistema educativo, diffamando il Falun Gong e ottenendo il sostegno dell’opinione pubblica cinese alla persecuzione.

Segretezza

Nel corso degli anni, la signora Xu e numerosi altri praticanti del Falun Gong hanno cercato di contattare direttamente i funzionari cinesi e gli altri cittadini, per mostrare loro che il Falun Gong era semplicemente un collettivo di individui che cercavano di vivere secondo i principi di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’, a differenza di quanto affermava la propaganda del Pcc.

Quando nel 2022 la signora Xu ha parlato ad altri cinesi della persecuzione da parte del regime, è stata arrestata dalla polizia nella città portuale di Qingdao.

Per protestare contro l’imprigionamento arbitrario, Xu ha iniziato uno sciopero della fame e in sole due settimane si è ritrovata in condizioni critiche ed è stata successivamente rilasciata su cauzione.

Nel settembre 2022 Xu è stata nuovamente portata via dalla polizia locale dalla sua residenza a Qingdao, che ha impedito alla sua famiglia di farle visita.

I dettagli del caso della Xu rimangono avvolti nel segreto. Non c’è stata alcuna comunicazione sulle accuse contro lei o sulla data del processo dopo il suo arresto, secondo quanto ha spiegato la sua famiglia a Minghui. Ma nell’ottobre 2023 hanno scoperto che era stata condannata a 16 mesi di prigione. La famiglia ha detto di non aver ricevuto nemmeno una notifica formale della sua condanna.

L’ultima volta che hanno sentito parlare della situazione della Xu prima della sua morte, è stato il 6 dicembre, quando è stata mandata all’ospedale della prigione nella capitale provinciale di Jinan.

Xu si era gravemente ammalata dopo essere stata sottoposta ad alimentazione forzata per un lungo periodo di tempo: una procedura dolorosa spesso usata sui praticanti del Falun Gong incarcerati durante lo sciopero della fame, che prevede l’inserimento di un tubo attraverso le narici della persona fino allo stomaco. Il 9 dicembre, Xu è morta.

Persecuzione intensificata

La morte della Xu indica che la persecuzione del Falun Gong non è diminuita nemmeno dopo la morte dell’ex dittatore Jiang, 96 anni, che ha continuato a esercitare una sostanziale influenza politica dietro le quinte dopo il suo ritiro dieci anni fa.

Dal 1999, milioni di praticanti sono stati gettati in varie strutture di detenzione in tutto il Paese, dove hanno subito lavaggio del cervello, scosse elettriche, somministrazione forzata di droghe e altre forme di tortura per essersi rifiutati di abiurare il loro credo. Un numero incalcolabile di aderenti è morto a causa del prelievo forzato di organi negli ospedali statali cinesi.

I difensori dei diritti all’estero hanno ripetutamente invitato l’attuale capo del Partito, Xi Jinping, a fermare la sanguinosa persecuzione, soprattutto dopo la morte del suo ideatore, Jiang Zemin, nel dicembre 2022.

Ma lo slancio della campagna di repressione non mostra segni di rallentamento. Nel 2023, Minghui ha documentato la morte di più di 200 praticanti. Il numero effettivo di decessi è probabilmente molte volte superiore, considerando la rigida censura del regime sulle informazioni correlate.

Tra le vittime accertate c’era Liang Lixin, una praticante del Falun Gong che è stata portata via dalla residenza di sua figlia nella città industriale settentrionale di Changchun nel marzo 2023. È morta dopo soli sei giorni di detenzione.

Gli aderenti deceduti provengono da quasi tutti i ceti sociali; tra loro ci sono un insegnante di scuola media, un’infermiera e un agente di polizia. Un praticante, Peng Xun, 30 anni, era un conduttore della radio e televisione statale del Sichuan. Il signor Peng è morto nel dicembre 2022, un anno dopo il suo arresto a causa del suo credo. Al momento della morte, il suo corpo era coperto di lividi e cicatrici, cosa che offre uno spaccato su ciò che ha sofferto in una prigione cinese, nota per le torture contro i praticanti del Falun Gong.

Un recente rapporto del Falun Dafa Information Center ha rilevato che la persecuzione del Falun Gong si è intensificata negli ultimi tre anni e comprende arresti di massa, torture e morti dovute ad abusi durante la custodia.

Mentre il regime rinnovava l’attenzione sulla sicurezza nazionale, i ricercatori hanno scoperto che la repressione del Falun Gong veniva citata come «una priorità assoluta per la leadership centrale e le autorità locali, come suggerito da rapporti di lavoro, discorsi e direttive di almeno 12 province risalenti al 2017».

Di conseguenza, il gruppo ha avvertito che quest’anno il regime potrebbe destinare maggiori risorse alla persecuzione del Falun Gong.

 

Articolo in inglese: Chinese Woman Died 3 Months After Being Jailed for Her Belief

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