Senatrice australiana: il Grande Reset del capitalismo è una minaccia per la nostra società

Di Caden Pearson

La senatrice Pauline Hanson ha chiesto al governo australiano di boicottare ufficialmente il programma del ‘Grande Reset’ presentato dal World Economic Forum. La sua mozione, tuttavia, è stata bocciata quasi all’unanimità dal Senato australiano, durante la seduta dell’11 novembre.

La Hanson, leader del partito conservatore One Nation, sostiene che le politiche del Grande Reset distruggeranno l’economia australiana, «imporranno politiche socialiste e neo-marxiste» e «spianeranno la strada verso un grande governo totalitario, la soppressione delle libertà di parola e la riduzione del diritto di proprietà».

Anche Justin Haskins, direttore editoriale del The Heartland Institute, la pensa in modo simile. In un editoriale scritto a luglio per Epoch Times, Haskins ha scritto che molti potenti leader internazionali vogliono sfruttare l’attuale caos economico per «rimodellare le nazioni di tutto il pianeta, poiché le popolazioni disperate sono ora più ricettive alle grandi visioni di cambiamento».

Dal canto suo, la Hanson ha aggiunto, intervistata da Epoch Times: «È una vera assurdità che il governo australiano si sia schierato con i globalisti del World Economic Forum e con il loro progetto di Grande Reset, contro gli interessi dei cittadini australiani. Si tratta di un gruppo di élite di miliardari, imprenditori e celebrità di sinistra, che pensano di sapere meglio di noi come gestire il nostro Paese».

Gran parte del senato australiano si è però schierato contro la mozione della Hanson. La senatrice del Partito Liberale Anne Ruston, ad esempio, ha scartato «l’idea di boicottare i dibattiti» sul Grande Reset sostenendo che il governo australiano partecipa a una vasta serie di forum internazionali concepiti per migliorare la collaborazione, ma che non per questo si impegnerà in accordi che non riflettono i valori o gli interessi dell’Australia.

Anche la senatrice dei Verdi Janet Rice ha espresso la sua opposizione alla mozione, ed ha canzonato la Hanson definendola «spaventata dall’Agenda 21, dagli Illuminati, e dall’oscura cabala che controllerebbe il mondo».

La Rice ha descritto il programma del Grande Reset come una modesta iniziativa del World Economic Forum che mira al rafforzamento della cooperazione globale per gestire le conseguenze della pandemia di Covid-19: «Se non si prende sul serio questa pandemia e si collabora a livello globale, le morti da coronavirus avranno un impatto molto più pesante sulle libertà individuali e sulle libertà economiche».

Eppure, quella che la Rice ha definito una ‘modesta iniziativa’, è stata descritta dal principe Carlo – un fervente promotore del Grande Reset – come una «occasione per rimodellare le nazioni di tutto il pianeta».

La Hanson sostiene – come altri osservatori internazionali – che il programma del Grande Reset sia un tentativo di sfruttare la pandemia per «stravolgere le vite, spingere programmi di controllo e interferire nei sistemi sociali dei Paesi di tutto il mondo».
«Questo cosiddetto Reset è una sciocchezza assoluta e dovremmo prenderne apertamente le distanze, per proteggere gli australiani e il nostro stile di vita».

Cosa è il ‘Grande Reset’?

Nel suo editoriale, Justin Haskins ha scritto che i leader mondiali, incluso il principe Carlo, si sono riuniti a giugno in una conferenza virtuale per annunciare un Grande Reset del capitalismo.

Haskins ha spiegato che molti dei partecipanti alla conferenza sostengono l’abolizione dell’attuale sistema capitalista mondiale e promuovono politiche socialiste come le tasse patrimoniali, programmi simili al Green New Deal, programmi nazionali di lavoro garantito e di redditi versati dal governo.

«Tra coloro che sono intervenuti all’evento o che hanno espresso separatamente il loro sostegno al piano c’erano Ma Jun, il presidente del Green Finance Committee della China Society for Finance and Banking e membro del Comitato per la Politica Monetaria della Banca Popolare Cinese, António Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, vari potenti leader sindacali, attivisti di gruppi come Greenpeace International, Ceo e presidenti di grandi aziende come BP, MasterCard, Microsoft, e funzionari del Fondo Monetario Internazionale».

Ma secondo Haskins, «la persona che ha espresso più chiaramente la visione del Grande Reset è Klaus Schwab, capo del World Economic Forum e ferventissimo sostenitore del Reset».

Di fatto, in un articolo pubblicato sul sito del World Economic Forum, Schwab ha scritto che «ogni Paese – dagli Stati Uniti alla Cina – deve partecipare, e ogni settore, dal petrolio, fino al gas e alla tecnologia, deve essere trasformato. In breve, abbiamo bisogno di un ‘Grande Reset’ del capitalismo. Tutti gli aspetti delle nostre società ed economie devono essere rinnovati, dall’istruzione ai contratti sociali e alle condizioni di lavoro».

Ma come se non bastasse, Haskins ha scritto che per quanto queste parole possano apparire spaventose, il peggio deve ancora arrivare. Si riferiva al fatto che durante l’evento di giugno, i leader del World Economic Forum hanno annunciato che il Grande Reset sarà il tema principale del prossimo raduno annuale a Davos, previsto per il gennaio del 2021.

Haskins ha scritto che a Davos «potenti imprenditori, funzionari governativi, attivisti e accademici promuoveranno il Grande Reset e coordineranno una massiccia campagna mondiale» per promuovere il loro programma. Secondo lui, il progetto del Grande Reset è «un momento notevole e pericoloso per la libertà, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo».

«Non solo il governo ha usato la pandemia di Covid-19 per accrescere il suo potere, ma i leader mondiali stanno ora pianificando di espanderlo drasticamente negli anni a venire attraverso le riforme del Grande Reset».

Infine, Haskins ha concluso il suo articolo affermando: «Se non fermiamo questo movimento radicale verso il collettivismo e la distruzione del capitalismo, il movimento per la libertà nel mondo potrebbe non riprendersi mai più».

 

Per saperne di più:

 

Articolo in inglese: ‘Great Reset’ of Capitalism a Threat to Our Way of Life: Australian Senator

 
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