Non esiste socialismo senza dittatura

Di Joshua Philipp

Quando le persone parlano di sistema sanitario pubblico, educazione gratuita e di altri programmi simili, spesso credono che queste cose siano intese per prendersi cura della società.
Tuttavia, la realtà è che questi ‘programmi’ non possono esistere senza un sistema che li metta in pratica, ed è proprio per questo che il socialismo non può fare a meno di un sistema dittatoriale.

Spesso le politiche socialiste vengono ingannevolmente promosse in nome della considerazione per la salute e il benessere altrui. Ma finiscono invece per prendere il posto dei valori tradizionali della generosità e della sua controparte, la gratitudine.

Al posto dei ‘vecchi valori’ e delle ‘vecchie istituzioni’, il socialismo ambisce a creare un potere centralizzato che detenga il controllo assoluto della società: uno Stato autorizzato a depredare le ricchezze di determinati gruppi di persone per ripartirle attraverso un enorme apparato burocratico.

Molti socialisti ritengono che questa dittatura burocratica dovrebbe avere il compito di guidare le scelte fondamentali nella vita di ogni persona, incluse quelle inerenti alla propria salute, all’educazione, al bilancio familiare, alla proprietà e persino alla parola.

Il socialismo è un sistema politico basato sulla tirannia e il saccheggio, perciò il suo sistema non può funzionare senza le minacce e l’uso della forza.

Cosa succede se una persona semplicemente si rifiuta di pagare per i servizi imposti da uno Stato socialista? A quel punto i dittatori socialisti, che ironicamente si dicono contrari alle armi da fuoco, invieranno le proprie forze di polizia, equipaggiate con armi da fuoco, per costringere la persona a pagare. E se questa continuerà a rifiutarsi, lei o lui verranno imprigionati.

Come scrisse l’autore ed economista francese Frédéric Bastiat nel libro La Legge, pubblicato nel 1850: «Voi volete opporre al Socialismo la Legge? Ma è proprio il Socialismo che invoca la Legge. Esso non aspira alla spoliazione extra-legale, ma alla spoliazione legale. È la Legge stessa, a vantaggio dei monopolisti di ogni sorta, che esso pretende di usare come strumento, e una volta che avrà la Legge dalla sua parte, come potete pensare voi di volgere la Legge contro di lui?».

Bastiat si è chiesto cosa potrebbe accadere quando i sistemi di governo istituiti per prevenire il saccheggio diventano a loro volta strumenti per il saccheggio, e cosa accada alla legge quando il governo stesso diventa la fonte dei saccheggi (il saccheggiatore).

Molti socialisti oggigiorno osservano il sistema da dietro un velo ideologico, ma ignorano quali siano le vere intenzioni del socialismo.
Sin dal primo momento il socialismo è stato concepito come un sistema di dittatura statale. Karl Marx lo chiamava ‘dittatura del proletariato’, mentre Vladimir Lenin lo ha definito ‘capitalismo di Stato’.

Il socialismo è un sistema totalitario inteso a distruggere ogni forma di libero arbitrio all’interno della società, cercando di controllare tutti gli aspetti della vita delle persone. È un’ideologia basata sulla sfiducia nella capacità delle persone comuni di decidere autonomamente il corso della propria vita, e sulla convinzione che i leader dello Stato dovrebbero avere un potere assoluto sulla vita di tutti gli altri individui.

Non si tratta di liberarsi dal ‘capitalismo’. Consiste nella creazione di un’imponente burocrazia statale che controlla tutte le risorse e i mezzi di produzione, stabilendo così un sistema in grado di dominare ogni aspetto della società.

È certo che Marx ed Engels non abbiano mai considerato il socialismo come un sistema sostenibile nel tempo. Loro credevano che fosse soltanto il primo passo verso la realizzazione del comunismo, durante il quale i poteri dello Stato potevano essere utilizzati dalla ‘dittatura del proletariato’ per distruggere tutti i valori, la moralità, le istituzioni e le altre strutture sociali del passato. Ritenevano che alla fine la dittatura socialista sarebbe collassata, o che i suoi leader avrebbero in un modo o nell’altro rinunciato al potere, conducendo la società alla tanto agognata fase del comunismo.

Il socialismo è l’ideologia della schiavitù di Stato. È un sistema che posiziona i presunti interessi della collettività al di sopra della vita e del libero arbitrio di ogni individuo, trasformando le persone in gusci senza vita, incapaci di badare a se stessi e indottrinati con l’ideologia della lotta.

La generosità dei socialisti non è vera generosità. Equivale, come ha suggerito l’autore William F. Buckley Jr. a «essere generosi con i soldi degli altri». Inoltre, la falsa generosità del socialismo non può esistere senza le violente braccia di una dittatura dello Stato. È una ‘generosità’ basata sull’invidia, la discriminazione e il saccheggio, che può concretizzarsi solo attraverso la canna di un fucile.

 

Articolo in inglese: You Can’t Have Socialism Without State Tyranny

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