Lupi sulla legge Salva Milano

Maurizio Lupi, ex Ministro delle infrastutture e dei trasporti della Repubblica italiana, alla 46esima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli, la kermesse organizzata dal movimento di Comunione e Liberazione. Rimini, 23 agosto 2025. ANSA/Dorin Mihai, Pasquale Bove
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«Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Se Sala non si fosse spaventato, avesse esercitato il suo ruolo di sindaco e non avesse fatto dieci passi indietro quando al Senato si stava approvando la cosiddetta legge Salva Milano, solo perché la sua maggioranza non lo seguiva, forse oggi queste famiglie sospese non ci sarebbero e ci sarebbe una certezza». Lo ha detto il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, a margine del Congresso cittadino e provinciale del partito, in corso a Milano, dopo le parole del sindaco Giuseppe Sala secondo cui, in tema di urbanistica, la politica “si sta ritraendo” diventando così sempre più difficile amministrare “senza certezze”. In ogni caso, ha aggiunto Lupi, «lo dico e lo dirò anche oggi, Noi Moderati porterà all’interno del disegno di legge e del testo unico sull’edilizia finalmente la possibilità per Milano, per Bologna e per le altre città di un’interpretazione che dia correttezza e certezza all’azione amministrativa, perché questo non può più riguardare solo Milano, ma riguarda ormai tutta Italia. Oggi la parola che rappresenta di più questa città è sospesa. Questa è una città sospesa, è una città sospesa per le famiglie che sono sospese e che avevano un diritto avendo comprato case con autorizzazioni regolari, è una città sospesa perché arriva la Procura e blocca tutto, è una città sospesa perché espelle i giovani e le famiglie», ha concluso.
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