Ucciso uno dei sospetti attentatori l'altro è ricoverato
Grave attentato antisemita in Australia
Undici persone, oltre a un uomo sospettato di essere uno dei due attentatori, sono confermate decedute a seguito dell'attentato avvenuto su una spiaggia di Sydney durante la festa ebraica della Hanukkah

Agenti di polizia arrivano al St Vincent’s Hospital dopo la sparatoria avvenuta a Bondi Beach, a Sydney, in Australia, il 15 dicembre 2025. Foto Reuters/Izhar Khan
Undici persone, oltre a un uomo sospettato di essere uno dei due attentatori, sono confermate decedute a seguito dell’attentato avvenuto su una spiaggia di Sydney durante la festa ebraica della Hanukkah di oggi, 14 dicembre.
Secondo le autorità australiane, altre ventisette persone, tra cui due agenti di polizia, sono rimaste ferite. Il secondo presunto attentatore è stato arrestato ed è ricoverato in condizioni critiche.
Secondo le autorità australiane, altre ventisette persone, tra cui due agenti di polizia, sono rimaste ferite. Il secondo presunto attentatore è stato arrestato ed è ricoverato in condizioni critiche.
I servizi d’emergenza sono stati allertati alle 18:45 dopo aver ricevuto segnalazioni di colpi d’arma da fuoco a Bondi Beach, dove centinaia di persone si erano radunate per celebrare l’inizio della Festa delle Luci quando l’attacco è cominciato. Come mostrano alcuni filmati diffusi sui social, due attentatori hanno aperto il fuoco sulla folla da una passerella pedonale che collega Campbell Parade al Bondi Pavilion, scatenando il panico tra la folla.
In un altro video, un passante viene ripreso mentre si avvicina di nascosto a uno dei terroristi, lo affronta corpo a corpo e riesce a disarmarlo, puntandogli poi contro il fucile mentre l’uomo tenta di scappare. Pochi istanti dopo, il complice sull’alto della passerella risulta aver aperto nuovamente il fuoco nella direzione dell’uomo che ha reagito all’attentato.
Gli agenti di polizia sono infine riusciti a neutralizzare entrambi gli attentatori. I feriti sono stati soccorsi sul posto con manovre di rianimazione e poi trasportati in ambulanza. Uno dei sospetti, in seguito identificato sarebbe un ventiquattrenne residente nella zona occidentale e multiculturale di Sydney, è poi deceduto.
Il commissario di polizia Mal Lanyon ha da subito definito l’accaduto un atto di terrorismo. Questa la dichiarazione del commissario: «Sappiamo che molte persone erano lì per festeggiare un’occasione gioiosa: la celebrazione della Hanukkah. Al momento dell’attacco c’erano oltre un migliaio di persone […] A seguito delle circostanze riscontrate questa sera, alle 21:36 ho dichiarato ufficialmente che si tratta di un attentato terroristico».
Il commissario Lanyon ha poi detto che è ancora troppo presto per determinare con esattezza il tipo di armi usate e la provenienza, ma ha confermato che vicino alla scena della sparatoria sono stati trovati ordigni esplosivi artigianali, e che erano già all’opera gli artificieri della polizia.
Il commissario di polizia Mal Lanyon ha da subito definito l’accaduto un atto di terrorismo. Questa la dichiarazione del commissario: «Sappiamo che molte persone erano lì per festeggiare un’occasione gioiosa: la celebrazione della Hanukkah. Al momento dell’attacco c’erano oltre un migliaio di persone […] A seguito delle circostanze riscontrate questa sera, alle 21:36 ho dichiarato ufficialmente che si tratta di un attentato terroristico».
Il commissario Lanyon ha poi detto che è ancora troppo presto per determinare con esattezza il tipo di armi usate e la provenienza, ma ha confermato che vicino alla scena della sparatoria sono stati trovati ordigni esplosivi artigianali, e che erano già all’opera gli artificieri della polizia.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha espresso la sua vicinanza alla comunità ebraica, condannando l’attacco: «Si tratta di un atto di male puro, di antisemitismo e di terrorismo che ha colpito il cuore della nostra nazione» E poi: «un attacco contro gli ebrei australiani è un attacco contro ogni australiano. Non c’è spazio nel nostro Paese per odio, violenza e terrorismo. E che sia ben chiaro: noi lo estirperemo».
Il ministro degli Esteri Penny Wong ha espresso cordoglio e gratitudine ai soccorritori: «Le mie più sentite condoglianze vanno a chi ha perso una persona cara questa sera. Auspichiamo una pronta guarigione per tutti i feriti e restiamo uniti alla comunità ebraica australiana».
L’ex primo ministro Tony Abbott ha plaudito al gesto del cittadino che è riuscito a fermare uno degli aggressori: «Ringraziando Dio, un passante ha dimostrato eroismo, rivelando il lato migliore dell’Australia. Le mie preghiere sono per tutti i colpiti da questa tragedia».
Il ministro degli Esteri Penny Wong ha espresso cordoglio e gratitudine ai soccorritori: «Le mie più sentite condoglianze vanno a chi ha perso una persona cara questa sera. Auspichiamo una pronta guarigione per tutti i feriti e restiamo uniti alla comunità ebraica australiana».
L’ex primo ministro Tony Abbott ha plaudito al gesto del cittadino che è riuscito a fermare uno degli aggressori: «Ringraziando Dio, un passante ha dimostrato eroismo, rivelando il lato migliore dell’Australia. Le mie preghiere sono per tutti i colpiti da questa tragedia».
Alex Ryvchin, direttore esecutivo del Consiglio Esecutivo dell’Ebraismo Australiano, ha così commentato l’attentato contro la comunità ebraica di Sydney: «Se le cose sono come sembrano, significa che la nostra più grande paura si è avverata. […] Ci troviamo di fronte a qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare».







