Esercitazioni navali Cina-Russia nel Mar del Giappone

di Redazione ETI/Olivia Li
2 Agosto 2025 17:41 Aggiornato: 2 Agosto 2025 17:41

Cina e Russia hanno avviato un’esercitazione navale congiunta nel Mar del Giappone, in corso dal 1° al 5 agosto nelle acque vicine a Vladivostok. Denominata Interazione marittima 2025, l’operazione rappresenta la sesta edizione di un’iniziativa che l’anno scorso si era svolta nel Mar Cinese Meridionale, al largo delle coste meridionali cinesi. Le manovre si inseriscono in un contesto geopolitico teso, segnato dal crescente impegno di Stati Uniti e alleati nell’area indo-pacifica e dall’attenzione mondiale per il rafforzamento dei legami militari tra Pechino e Mosca.
Entrambi i regimi sottolineano il carattere difensivo dell’esercitazione. L’organo di propaganda del regime cinese, China Daily, riferisce che le autorità cinesi vedono nell’iniziativa un’occasione per affinare strategie comuni e consolidare l’intesa bilaterale. Un punto di vista naturalmente condiviso dal Cremlino: il viceammiraglio Denis Berezovsky, citato dall’agenzia Tass, ha dichiarato che «le esercitazioni hanno finalità difensive e di mantenimento della pace».

La flotta cinese schiera unità di punta, tra cui i cacciatorpedinieri lanciamissili equipaggiati con missili da crociera Yj-18 e ipersonici Yj-21, affiancati dalla nave di rifornimento Cns Qiandao Lake e dall’unità di soccorso polivalente Cns Xihu, secondo il Quotidiano del Popolo del Partito comunista cinese. Reparti dell’aviazione e dei fucilieri della marina cinese partecipano con operazioni di difesa aerea e sbarchi anfibi. Le manovre, guidate da Berezovsky e dal viceammiraglio Liu Zizhu, comprendono esercitazioni di guerra antisommergibile, tiri con munizioni reali e missioni di ricerca e salvataggio, secondo quanto indicato da Tass.

Il momento e il luogo scelti, insieme alla composizione delle forze, evidenziano l’alleanza strategico tra Repubblica Popolare Cinese e Federazione Russa in palese chiave antiamericana. Mentre le sanzioni occidentali colpiscono la Russia per la deliberata invasione dell’Ucraina e il Cremlino ormai arriva a minacciare apertamente gli Stati Uniti di attacco militare. La settimana scorsa, Bruxelles ha rinnovato l’appello affinché Pechino sfrutti la propria influenza per indurre il Cremlino a cessare il conflitto, giunto al quarto anno, senza naturalmente ottenere risposte concrete.

Il ministero della Difesa giapponese, in un rapporto pubblicato questo mese, ha definito la cooperazione militare tra Cina e Russia una minaccia per la sicurezza dell’area. A giugno, l’alto rappresentante dell’Unione Europea in Australia, intervenendo al National Press Club di Canberra, ha detto che l’intesa tra i due regimi “potrebbe destabilizzare” l’equilibrio internazionale.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times