Due velivoli americani cadono in mezz’ora nel Mar Cinese Meridionale

di Redazione ETI
27 Ottobre 2025 8:09 Aggiornato: 27 Ottobre 2025 12:30

Un elicottero e un caccia della marina degli Stati Uniti sono precipitati nel Mar Cinese Meridionale nel pomeriggio di ieri 26 ottobre, in due distinti incidenti.

La Flotta del Pacifico della Marina statunitense ha diffuso la notizia su X: «intorno alle 14.45 ora locale, un elicottero MH‑60R Sea Hawk della marina degli Stati Uniti, assegnato alla squadra denominata “Battle Cats” dello Squadrone di Attacco Marittimo Hsm‑73, è caduto nelle acque del Mar Cinese Meridionale durante operazioni di routine». Poi il secondo incidente: «Successivamente, e in modo indipendente, alle 15.15, anche un caccia F/A‑18F Super Hornet appartenente ai “Fighting Redcocks” dello Squadrone di Caccia VFA‑22 è precipitato nelle acque della stessa area, mentre svolgeva operazioni di routine dalla portaerei Nimitz», ha aggiunto il comunicato.

Tutti e cinque i militari coinvolti — tre a bordo dell’elicottero e due sul Super Hornet — sono stati tratti in salvo e sono in condizioni stabili.

Le cause dei due incidenti sono attualmente oggetto di indagine. Non sono stati resi noti ulteriori particolari in merito alle missioni, alle condizioni meteorologiche, a eventuali problemi meccanici o alla natura delle operazioni in corso. Entrambi i velivoli operavano dalla portaerei Uss Nimitz, la più vecchia unità in servizio attivo della marina militare americana, oggi schierata nella regione indopacifica all’interno del gruppo da battaglia denominato Carrier Strike Group 11.
Che ben due velivoli imbarcati sulla stessa portaerei cadano, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro, è un fatto più unico che raro. E l’area in cui i due incidenti sono avvenuti rende il tutto ancora più “sospetto”, considerato il momento di crescente tensione per le provocazioni di cui si rende protagonista la dittatura comunista cinese nel Mar Cinese Meridionale, in particolare nei confronti delle Filippine. Le autorità filippine stanno verificando se la posizione del sinistro coincida con la zona marittima denominata West Philippine Sea, ma la marina americana per motivi di sicurezza non ha confermato le coordinate precise degli incidenti.​ Ma è noto come l’intera area sia soggetta a numerose operazioni navali e aeree da parte di varie nazioni.

Il fatto sta ricevendo notevole attenzione in particolare per eventuali implicazioni diplomatiche o strategiche, visto l’attuale viaggio del presidente  degli Stati Uniti in Asia e le previste trattative commerciali con la Cina.​

Al momento dell’incidente la portaerei nucleare Nimitz sta portando a termine la sua ultima missione prima del rischio di messa a riposo. La Nimitz è destinata al disarmo entro maggio 2026, dopo oltre cinquant’anni di operatività. Al termine dell’ultima missione, la Nimitz farà rotta verso la base di Norfolk, in Virginia. La decisione di ritirare la nave è stata assunta per motivi sia tecnici che logistici, legati all’avanzamento dell’età della portaerei e alle esigenze di modernizzazione della flotta statunitense.

A prendere il posto della Nimitz sarà la portaerei Uss John F. Kennedy (CVN-79), appartenente alla nuova classe Gerald R. Ford, varata nel 2019 e attualmente in fase di collaudo, che entrerà in servizio operativo il 2026 e il 2027. La John F. Kennedy sarà assegnata allo stesso ruolo della Nimitz, e garantirà la continuità delle capacità operative nella regione indopacifica e lungo la costa occidentale degli Stati Uniti.​

La classe Gerald R. Ford rappresenta la nuova generazione di portaerei nucleari americane, progettata per sostituire progressivamente la classe Nimitz, nata oltre mezzo secolo fa. Le prossime portaerei Usa a andare in disarmo saranno la “vecchia” Enterprise e la Dwight D. Eisenhower. Gli Stati Uniti in totale tengono in servizio undici portaerei nucleari, ognuna supera le 100 mila tonnellate. Le prossime a essere varate saranno la nuova Enterprise e la Doris Miller, che sono già in fase di costruzione.

Il regime cinese ha tre portaerei, nessuna delle quali nucleari: la Liaoning (una vecchia unità navale sovietica, la Varjag, rimodernata) di circa 58 mila tonnellate e la sua replica cinese Shandong (circa 70 mila tonnellate), e la nuova e del tutto “cinese” Fujian di circa 80 mila tonnellate.

 

 

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