L’incontro bilaterale tra il ministro Francesco Lollobrigida e il segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti d’America, Brooke Leslie Rollins «è un segnale positivo per il rafforzamento delle relazioni tra Italia e Usa sul fronte agroalimentare, ma ora si affronti apertamente anche il nodo cruciale dell’italian sounding (marchi ingannevoli che richiamano l’Italia, ndr) che rischia di danneggiare pesantemente l’economia di migliaia di piccoli e medi produttori del nostro settore primario».
Lo dichiara in una nota Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. «Durante il vertice di ieri Italia-Stati Uniti, si è discusso della crescita dell’interscambio agroalimentare tra i due Paesi, che nel 2024 ha superato gli 8 miliardi. E noi ci confermiamo il terzo fornitore di prodotti agroalimentari per gli Usa. Proprio per questo motivo – prosegue Tiso – è essenziale che il governo italiano metta al centro del dialogo con Washington il tema dell’italian sounding, un fenomeno che danneggia produttori e consumatori e rischia di espandersi ulteriormente se dovessero entrare in vigore nuovi dazi americani. Secondo una recente analisi di The european house Ambrosetti, infatti, l’imposizione di tariffe sulle eccellenze italiane potrebbe generare un aumento del mercato dell’italian sounding di oltre 1,1 miliardi di euro solo negli Stati Uniti. Numeri preoccupanti che non possono e non devono essere sottovalutati. Se, da una parte dunque, apprezziamo il lavoro diplomatico portato avanti dal ministro Lollobrigida – conclude Tiso –, dall’altra Confeuro chiede urgentemente che al centro dei prossimi confronti con l’amministrazione Trump ci sia anche una strategia condivisa per tutelare i prodotti autentici italiani e contrastare con decisione le imitazioni che ingannano i consumatori e penalizzano il vero Made in Italy».