Il Covid-19 continua a diffondersi nella città cinese di Tianjin, chiuso un ospedale

Di Alex Wu

Dei nuovi casi di Covid-19 sono stati confermati uno dopo l’altro a Tianjin questo mese e un esperto ha riferito che l’epidemia è ampiamente diffusa nella città cinese. Il 19 novembre, infatti, un ospedale locale è stato chiuso, dopo che un paziente è risultato positivo al virus del Pcc, meglio noto come nuovo coronavirus.

La sera del 19 novembre, sul social media cinese Weibo è stato pubblicato un video che racconta come un paziente dell’ospedale Teda fosse risultato positivo, provocando la chiusura dell’ospedale e un blocco stradale da parte della polizia.

Screenshot di video che mostrano la chiusura dell’ospedale Teda nella città di Tianjin, Cina. (Fornito da The Epoch Times)

Lo stesso giorno, l’ufficio comunitario Lanyuan Eco-city di Tianjin, ha pubblicato un avviso di emergenza su WeChat, un’altra popolare app di social media cinese, chiedendo ai residenti che erano stati all’ospedale Teda il 12 novembre di fare rapporto alle autorità locali il prima possibile.

Screenshot dell’avviso dell’ufficio comunitario su WeChat. 

Secondo i media della Cina continentale, il personale dell’ospedale Teda ha confermato l’avvenuta chiusura di tutte le sue cliniche: a partire dalle 20:00 del 19 novembre, a nessuno è stato permesso di entrare o uscire dai locali.

Il 18 novembre, un avviso ufficiale riportava che le autorità locali di Tianjin avevano confermato un caso asintomatico nella comunità di Kanhaixuan. In seguito, una donna di 33 anni soprannominata Kang è risultata positiva al Covid-19 durante la quarantena. Potrebbe aver contratto il virus dal suo vicino, qui soprannominato Wang per questioni di privacy e sicurezza. Wang viveva nello stesso condominio, e lo scorso mese era risultato come portatore asintomatico.

L’avviso ufficiale affermava che la mattina del 9 novembre, Wang, Kang e i suoi fratelli erano entrati nello stesso ascensore. Poi, Nel giro di una settimana, il fratello e la sorella di Kang hanno fatto un test degli acidi nucleici, e sono risultati entrambi negativi. I due sono attualmente in quarantena.

La mattina presto del 20 novembre, le autorità di Tianjin hanno elevato il livello di emergenza a «medio rischio» nella comunità di Kanhaixuan. Finora, le aree a medio rischio di Tianjin sono aumentate a tre, dove si trovano alcuni dei magazzini frigoriferi della città.

Il 19 novembre, l’edizione cinese di Epoch Times ha parlato con il proprietario di un supermercato fuori Kanhaixuan. Il proprietario del negozio, che voleva rimanere anonimo, ha riferito che il 18 novembre l’intera comunità è stata chiusa, dopo che due casi (ovvero Kang e Wang) sono stati confermati. A nessuno è consentito entrare e uscire dal condominio e i residenti devono stare in quarantena per 14 giorni, indipendentemente dal risultato del loro test Covid-19, aggiungendo che tutti gli abitanti di quella comunità hanno dovuto fare i test degli acidi nucleici. Inoltre, tutti i negozi intorno a Kanhaixuan sono chiusi e anche l’attività dell’interistato ne è stata influenzata: i clienti hanno smesso di venire e le autorità locali potrebbero ordinargli da un momento all’altro di chiudere il suo negozio.

Un proprietario di un Bed and breakfast a Kanhaixuan, che ha rifiutato di dare il suo nome, il 18 novembre ha riferito a Epoch Times che coloro che erano in stretto contatto con i pazienti positivi al Covid-19 sono stati portati via per la quarantena. «Ora nessuno può lasciare o entrare in questa comunità».

L’8 novembre dopo due nuovi casi positivi, le autorità di Tianjin hanno dichiarato lo stato di emergenza e annunciato che la città è entrata in «stato di guerra». I resoconti dei media cinesi hanno affermato che i due pazienti hanno contratto la malattia da una cella frigorifera in città.

Il dottor Sean Lin, un ex microbiologo dell’esercito americano ed ex direttore di un laboratorio specializzato in malattie virali presso il Walter Reed Army Institute of Research, ha dichiarato a Epoch Times che il virus sembra diffuso nelle comunità e che le autorità locali stanno nascondendo il numero e la portata effettiva dei contagi, altrimenti non avrebbero annunciato lo «stato di guerra» per la prevenzione delle epidemie. Lin ha aggiunto che se il pubblico non conosce la situazione reale sarà più difficile per le autorità attuare misure di contenimento per frenare la diffusione del virus.

 

I giornalisti dell’edizione cinese di Epoch Times Hong Ning e Li Qiong hanno contribuito alla stesura del presente articolo.

 

Articolo in inglese: COVID-19 Continues to Spread in China’s Tianjin City, Hospital Locked Down

 
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