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«Non tutto è perfetto ma il piano esiste»

Zelensky: la pace è più vicina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato il 22 dicembre che le trattative con gli Stati Uniti e con l’Europa sono «molto vicine a un risultato concreto»

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Volodymyr Zelensky

Photo: screenshot da video Reuters.

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Tempo di lettura: 2 Min.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato il 22 dicembre che le trattative con gli Stati Uniti e con l’Europa sono «molto vicine a un risultato concreto».

La delegazione ucraina, guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov e affiancata da rappresentanti europei, ha tenuto un incontro con gli inviati statunitensi a Miami, mentre la Russia, rappresentata da Kirill Dmitriev, ha avuto colloqui separati con i funzionari americani nella stessa città. Le delegazioni russa e ucraina sono rientrate nelle rispettive capitali lunedì per riferire sugli incontri.

«Tutto appare piuttosto solido», ha affermato Zelensky durante una riunione con il corpo diplomatico ucraino. «Non tutto è perfetto, ma il piano esiste» ha detto Zelensky, «Il nucleo essenziale di tutti i documenti è pronto. È la base. Vi sono però questioni su cui non siamo ancora preparati. E sono certo che ve ne siano altre su cui non è pronta la parte russa».

Nel suo consueto messaggio serale alla nazione, il capo di Stato ucraino ha poi chiarito che l’aspetto decisivo resta capire se Washington riuscirà «a ottenere da Mosca […] una reale disponibilità a su qualcosa di diverso» dal continuare la guerra. «La riduzione del prezzo del petrolio russo, sanzioni internazionali efficaci e il mantenimento di tutte le altre forme di pressione sono proprio quello che può convincere persino un uomo così ostinato», ha proseguito Zelensky riferendosi a Putin, che «continuerà a fare la guerra finché avrà denaro sufficiente a comprare la lealtà del suo entourage e della popolazione russa, e al tempo stesso a finanziare le uccisioni al fronte», ha precisato Zelensky, sottolineando che «nell’ultimo anno molto è già stato fatto per ridurre i fondi della macchina bellica russa».

Zelensky ha poi precisato in un messaggio pubblico che le “garanzie di sicurezza” prevedono il mantenimento di un esercito ucraino permanente e adeguatamente finanziato e di 800 mila unità, l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea, il sostegno della Coalizione dei Volenterosi e garanzie giuridicamente vincolanti da parte degli Stati Uniti.


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