Video: Reuters
Almeno sette persone sono morte quando un barcone diretto alle Isole Canarie è naufragato al largo dell’isola di El Hierro mentre veniva scortato in porto dai soccorritori, secondo quanto riferito mercoledì 28 maggio dai servizi di emergenza regionali. L’imbarcazione, scoperta e sovraffollata, trasportava circa 180 persone secondo l’emittente pubblica spagnola Tve. È affondata nel porto di La Restinga, sulla più piccola delle isole dell’arcipelago. Tra le vittime si contano due bambine di cinque anni, una ragazza di sedici e quattro donne.
Un portavoce del servizio di salvataggio marittimo ha spiegato che l’imbarcazione era accompagnata verso il porto da una motovedetta, ma mentre si avvicinava molti passeggeri si sarebbero spostati su un lato, causando il ribaltamento del fragile natante. Le immagini trasmesse dalla Tv regionale delle Canarie mostrano il momento del naufragio: i migranti, tra cui diversi bambini, finiscono in acqua e cercano disperatamente di raggiungere la nave dei soccorsi, i cui membri gettano salvagenti per recuperarli.
Alexis Ramos, portavoce della Croce Rossa, ha dichiarato a Tve che diversi membri di club subacquei locali si sono uniti alle operazioni di salvataggio, fornendo supporto ai soccorritori con sommozzatori specializzati. Un’eli-ambulanza è stata inviata per aiutare a trarre in salvo i migranti ancora in acqua.
Nel 2024 è stato registrato un numero record di arrivi alle Canarie dalla costa occidentale africana, ma quest’anno i flussi risultano in calo, secondo i dati del ministero dell’Interno spagnolo. La rotta atlantica è particolarmente pericolosa: le condizioni meteo spesso proibitive mettono a dura prova le imbarcazioni di fortuna – zattere, piroghe e gommoni – utilizzate da molti migranti. Secondo l’organizzazione per i diritti dei migranti Walking Borders, nei primi cinque mesi del 2024 sono morte 4.808 persone nel tentativo di raggiungere le Canarie partendo da Marocco, Mauritania, Senegal e Gambia.