Il deputato della Lega, Rossano Sasso, ha scritto su X: «A pd, m5s e avs che ci accusano di deriva oscurantista nella scuola rispondiamo che o non hanno letto il testo della legge, o lo hanno letto e non hanno capito e quindi saremmo davanti ad un probabile caso di analfabetismo funzionale. Non vietiamo nulla dai 13 ai 18 anni, chiediamo che le famiglie vengano informate sui temi e sul materiale didattico utilizzato. E il perchè è presto detto: vorremmo evitare il ripetersi della presenza in classe di attivisti di estrema sinistra, che senza alcuna competenza sono andati a parlare a bimbi di 6 anni di fluidità sessuale, di binarismo sessuale, di transizione di genere, argomenti non adatti per quell’età».
Per Sasso non si impedirebbe «l’accesso a informazioni corrette ai fini delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate, sarebbe bastato leggere il comma 5 dell’art.1 della nostra proposta di legge e le indicazioni nazionali». La proposta invece escluderebbe dalla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado attività didattiche che «esorbitino da quanto previsto dalle indicazioni nazionali che già includono e anzi potenzieranno contenuti su relazioni, empatia e rispetto. È una misura pensata per garantire che i contenuti trattati siano adeguati all’età degli studenti e pienamente condivisi con le famiglie, senza delegare l’educazione su temi così delicati a soggetti esterni non sempre qualificati o imparziali». Negli ultimi mesi, conclude Sasso, nelle scuole sono stati presenti «drag queen, pornoattori, attivisti della componente di estrema sinistra della comunità lgbt che diffondevano materiale “didattico” molto discutibile e senza alcuna competenza pedagogica né scientifica […] strumentalizzando la sacrosanta lotta alle discriminazioni e utilizzandola come cavallo di troia per infilarci dentro elementi inconciliabili con una sana didattica, non si aiuta la causa. Perchè snaturare l’educazione affettiva, al rispetto, alla parità di genere, con elementi tipici della propaganda queer?».




