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Ricchiuti: la riforma della Corte dei Conti mette fine alla paralisi della pubblica amministrazione

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La targa della Corte dei Conti, Roma 21 marzo 2025. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Con la riforma della Corte dei Conti «abbiamo fatto ciò che andava fatto: mettere fine alla paralisi della pubblica amministrazione, restituendo certezza del diritto a chi ogni giorno firma atti, assume decisioni, sblocca investimenti». Lo dichiara, in una nota, il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti. «Basta con l’ambiguità sulla “colpa grave”: ora è definita con chiarezza. Basta con il terrore di essere perseguiti per aver seguito un parere ufficiale o una giurisprudenza consolidata. Basta con la burocrazia difensiva che rallenta il Pnrr e scoraggia i funzionari onesti. Abbiamo rafforzato i controlli, non smantellati», spiega Ricchiuti. La Corte dei Conti «avrà più poteri preventivi, più strumenti consultivi, più capacità di tutela per chi agisce correttamente. E abbiamo introdotto coperture assicurative per chi lavora con rigore e buona fede. La Corte Costituzionale ha già confermato la legittimità e la necessità di questo impianto: ha riconosciuto la “fatica dell’amministrare” e la legittimità di una disciplina che tuteli chi opera nell’interesse pubblico in un contesto complesso e straordinario. Chi oggi urla allo scandalo è lo stesso che dice NO a tutto: NO al Ponte, NO all’autonomia, NO alla sicurezza, NO alla giustizia. È l’opposizione del pregiudizio, che non legge i testi, non ascolta le sentenze, non propone nulla. Fratelli d’Italia ha scelto come da programma, la responsabilità. E andiamo avanti. Più chiarezza, più fiducia, più Italia», conclude.

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